Maurizio Spezzano

Dalla parte del torto in mancanza di un altro posto in cui mettersi

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Via Casilina: che fare?

ridis-incidente-stradaleEnnesimo brutto incidente sulla Casilina, nel tratto urbano. Giovedì si è rischiato l’ennesimo lutto in un paese già pesantemente colpito nel passato. Malgrado i trascorsi l’amministrazione comunale continua a dormire sonni tranquilli; malgrado ancora, come avrete possibilità di leggere dall’interrogazione, noi avessimo per ben tre volte segnalato il propblema e presentato mozioni che impegnavano l’amministrazione a porre rimedio in qualche modo a questa situazione di continua pericolosità rappresentata dalla Casilina.

Sono passati mesi ed anni, ma della tanto sbandierata messa in sicurezza non si è visto nulla, se non autovelox con l’unico compito di fare cassa continua ai danni degli automobilisti, magari per eccesso di velocità misurabili in un paio di chilometri, vittime del tranello di porre lo strumento in zone dove, gioco forza, si superano i cinquanta chilometri orari a causa della natura stessa della strada. Ciò può capitare anche agli automobilisti virtuosi, a padri di famiglia che tutto fanno tranne che giocare con la velocità.

Ebbe, mai e ripeto mai, l’amministrazione ha trovato il tempo di rispondere o di portare la mozione in consiglio comunale; mai, e dico mai, si è affrontato il problema viabilità nel nostro paese; mai, e ripeto nuovamente mai, si è pensato di utilizzare strumenti di dissuasione, come in uso in altri comuni del territorio nazionale.

Eppure, c’è una legge dello stato che OBBLIGA i comuni ad utilizzare parte delle entrate provenienti dalle sanzioni per la messa in sicurezza stradale. Il nostro comune brilla per parsimonia virtuosa nel non spendere nulla o quasi nulla per la messa in sicurezza stradale. I proventi previsti per tale voce il comune li utilizza per pagare l’affitto dell’autovelox. Cifre da capogiro contestate sistematicamente in occasione dell’approvazione del bilancio. Trova però i fondi necessari a istituire un senso unico INUTILE E DANNOSO in via Santa Maria, strada di nessuna pericolosità, con l’unico scopo di porre rimedio alla mancanza di parcheggi – chissà per colpa di chi!!!! – che penalizza in modo duro gran parte dei suoi residenti.

Non ‘c’è altro da aggiungere, se non che i cittadini prendano atto di questa situazione e nel caso in cui dovesse per malaugurata sorte – speriamo mai – succedere qualcosa sanno a chi attribuire le responsabilità per mancata vigilanza e messa in sicurezza della viabilità.

Io intanto, venerdì, il giorno dopo l’incidente, ho presentato l’ennesima interrogazione e ho riproposto pari pari la mozione già presentata nelle altre occasioni. Giudicate voi e siate portavoce di questo malessere.

Maurizio Spezzano

1) INTERROGAZIONE

Al sindaco di Labico con richiesta di risposta al primo Consiglio Comunale utile e contestuale iscrizione del punto all’odg.

Il sottoscritto consigliere comunale interroga il sindaco, premesso che:

–              in data 21 giugno 2012 lo scrivente ha presentato una interrogazione al sindaco inerente la pericolosità di via Casilina e degli incidenti ivi avvenuti;

–              in data 25 giugno 2012, sempre dallo scrivente, è stata depositata una mozione consiliare sulla già citata pericolosità di via Casilina, mai discussa in Consiglio Comunale né mai il sindaco si è sentito in obbligo di rispondere motivando una seppur timoda difesa del perché del diniego;

–              in data 2 ottobre 2012, lo scrivente ha presentato analoga interrogazione al sindaco dopo l’avvenuto incidente in orario scolastico, che ha visto coinvolto altri mezzi in prossimità delle strisce pedonali;

–              ieri sera, 12 giugno 2014, si è verificato l’ennesimo e gravissimo incidente sulla via Casilina, e fortuna ha voluto che in quel momento non ci fossero pedoni o altri mezzi circolanti, il che avrebbe causato ben altri danni;

–              la dinamica dell’incidente conferma, purtroppo, l’esigenza, più volte segnalata dal sottoscritto e dal gruppo Legalità e Trasparenza, di mettere in sicurezza la principale – e più pericolosa – arteria viaria del paese;

–              inutile menzionare che nella scorsa consiliatura il gruppo di opposizione aveva presentato una mozione per chiedere una serie di interventi in materia di mobilità e di sicurezza stradale, su cui – come troppo spesso avviene – la maggioranza non ha ritenuto di dover intervenire, limitandosi a collocare l’autovelox al solo scopo di fare cassa e in posizione tale da garantire entrate certe per l’amministrazione comunale;

–              è stata segnalata più volte l’incongruenza dell’uso disinvolto dell’autovelox, che non garantisce nulla se non entrate certe;

–              si ricorda per l’ennesima volta che le strisce pedonali sono quasi completamente cancellate (come, del resto, lungo tutto il tratto urbano della via Casilina), come già messo in risalto dal sottoscritto in più consigli comunali senza ricevere risposta da parte di nessuno;

–              la pericolosità della Casilina è cosa accertata, ma l’amministrazione, invece, preferisce istituire i sensi unici “parziali” nelle zone interne del paese, vedi ad esempio via di Santa Maria, piuttosto che affrontare seriamente la pericolosità dell’arteria principale che spacca in due il paese e che è stata foriera di lutti per i suoi abitanti;

Si chiede di sapere:

quali misure intenda prendere per garantire la massima sicurezza sulle strade del paese, con particolare attenzione alla via Casilina, al di là delle solite e mielose frasi di circostanza che non risolvono nulla, neanche a mettere a posto la coscienza;

se il tanto sbandierato piano di messa in sicurezza dei dossi possa trovare applicazione in qualche modo, magari eliminando anche l’inutile, costoso e parziale senso unico istituito in via di Santa Maria;

se non sia il caso di prevedere dei dissuasori della velocità ed eventualmente delle postazioni fisse di autovelox, che elimini il deterrente di pronta cassa rappresentato dall’autovelox bisettimanale (quando ciò avviene!), che non mette in sicurezza un bel nulla e costa alle casse del comune parecchie migliaia di euro per l’affitto della macchina rilevatrice di velocità;

se non sia il caso, inoltre, di verniciare le strisce pedonali oramai invisibili in molte parti, potrattitto con il buoi;

se non ritenga opportuno riunire una seduta ad hoc del consiglio comunale per discutere e individuare misure che consentano di liberare il centro urbano dal traffico di passaggio e di aumentare il livello di sicurezza.

Labico, 13 giugno 2014

 

2) MOZIONE CONSILIARE

Il Consiglio comunale di Labico,

–              considerato che appare opportuno incentivare forme di mobilità sostenibile che consentano di spostarsi in sicurezza riducendo l’impatto ambientale e la congestione della rete viaria;

–              tenuto conto che alcune delle ragioni che scoraggiano il ricorso a mezzi di trasporto alternativi sono la totale assenza di strutture adeguate e la percezione di pericolo nelle nostre strade;

–              considerato che in particolare questa sensazione di insicurezza rappresenta una delle principali motivazioni che spinge i genitori ad accompagnare i figli a scuola in automobile, causando enormi problemi di traffico e aumentando, paradossalmente, il livello di pericolo;

–              preso atto che la situazione sulla via Casilina è talmente preoccupante da aver indotto l’amministrazione comunale a far presidiare due attraversamenti pedonali durante l’orario di ingresso nelle scuole e affidando la regolamentazione del traffico lungo l’arteria di collegamento dei singoli plessi scolastici a personale volontario;

–              valutato che la diffusa mancanza di marciapiedi e la loro inadeguatezza dimensionale là dove esistenti rende poco agevole la percorrenza anche di brevi tratti a piedi dando vita ad una perversa spirale che porta gran parte dei cittadini a ricorrere all’uso dell’automobile anche quando non necessario;

–              appare non più rinviabile la redazione di un piano per la sicurezza stradale all’interno del comune di Labico, che tenga conto in particolar modo del gigantesco impatto della strada statale Casilina come asse viario di attraversamento, ma senza dimenticare l’ormai estesa, ma del tutto irrazionale ed inadeguata, rete viaria comunale;

impegna l’amministrazione comunale:

  • a redigere un piano della sicurezza stradale che preveda un intervento complessivo ed organico, basato sia su opere di carattere infrastrutturale finalizzate ad aumentare il livello di sicurezza (dissuasori, dossi, impianti semaforici, rilevatori di velocità, ecc.) sia su azioni di regolamentazione del traffico e campagne di sensibilizzazione e di informazione miranti a garantire il rispetto del Codice della Strada;
  • ad avviare, nelle more della predisposizione del piano di cui al capoverso precedente, una serie di piccoli ma significativi interventi che possano rappresentare un primo passo verso una mobilità più sostenibile;
  • a realizzare in particolare ed in tempi brevi i seguenti interventi:
  • collocazione di dossi lungo vicolo del cipresso e in ogni altra strada di collegamento con zone residenziali che, in base alla valutazione degli uffici competenti, richieda questo tipo di intervento;
  • collocazione di rastrelliere in prossimità dei plessi scolastici delle scuole medie ed elementari;
  • collocazione di dissuasori di sosta nei punti dove la presenza di automobili può costituire un intralcio al traffico e/o un pericolo per l’utenza debole;
  • a porre in essere un accurato studio su una più razionale organizzazione del traffico veicolare nel sistema viario di collegamento con le scuole, non escludendo il ricorso a limitazioni temporanee dell’accesso alle automobili, così come avviene in moltissimi comuni d’Italia e d’Europa in attuazione di progetti che vanno ben al di là di interventi miranti alla riduzione della congestione;
  • a prendere in considerazione l’ipotesi di pedonalizzare una parte del centro abitato sulla base di valutazioni di utilità ed opportunità, in particolar modo la zona di piazza Mazzini, ritrovo abituale di famiglie e bambini, individuando eventualmente fasce orarie adeguate a contemperare le diverse esigenze di fruizione della strada.

Labico, 13 giugno 2014

Interrogazioni e mozione: farmacia, acqua, riscaldamento, trasporti, scuola; controlli acqua pubblica.

ARCOBALENO5Queste che leggerete di seguito sono cinque interrogazioni e una mozione. Le ho protocollate oggi. Sono tutte questioni che interessano i cittadini, problematiche che teoricamente potrebbero essere risolte in men che non si dica. Ma come ben sappiamo questa amministrazione dormiente le ignorerà come sempre ha fatto in questo primo anno di vita, continuando a perpetuare errori che sono costati carissimo al precedente sindaco svampito e addormentato. Lo scopo è di sensibilizzare questa maggioranza sempre più assente e sempre più impreparata, attenta alla politica di piccolo cabotaggio, magari su cose inutili, ma assente su temi apparentemente piccoli ma che attengono ai bisogni dei cittadini.

Foto MaurizioLe cinque interrogazioni riguardano nell’ordine:

1)    La “truffa” della farmacia in AGRO LATINO, prima identificata, poi revocata ed ora non si sa bene cosa succederà. La questione puzza e si sente da lontano. Noi continuiamo a chiedere che sia ubicata a Colle Spina come primo passo per l’organizzazione dei servizi in quartiere;

2)    La potabilità dell’acqua pubblica da certificare attraverso le analisi di rito, cosa sconosciuta da queste parti, e la pubblicazione sul sito del comune degli avvenuti risultati. L’allarme è nato dopo aver letto alcuni organi di stampa;

3)    Lo sperpero di soldi pubblici a Palazzo Giuliani reso incandescente dai termosifoni accessi in eterno. Chiediamo l’installazione di un timer per regolamentare l’accensione;

4)    Il ricorso avverso il COTRAL per il disservizio della linea che attraversa Labico e Palestrina adibito anche al trasporto scolastico per chi frequenta le superiori. Chiediamo che qualora dovesse perdurare questo stato di cose l’amministrazione comunale, a tutela degli utenti, denunci il COTRAL per interruzione di pubblico servizio. In caso contrario provvederò autonomamente.

5)    La mancata vigilanza all’uscita dei ragazzi dalla scuola media – e non è la prima volta che me ne occupo – e la regolamentazione del senso unico, in considerazione del disordine e del poco rispetto di alcuni automobilisti.

La mozione, invece, ha lo scopo di impegnare il sindaco a provvedere all’analisi organolettica dell’acqua pubblica e di dare tempestiva comunicazione alla popolazione, pubblicando periodicamente i risultati sul sito del comune. Lo scopo è quello di tenere sotto controllo i livelli, eventuali, di inquinamento dell’acqua e di scadenzare le verifiche attraverso le strutture pubbliche.

Noi continueremo a vigilare e a metterci al servizio della collettività, per cui ogni problema che volete segnalarci potete farlo tranquillamente, sarà un onore lottare per rendere migliore il nostro paese.

Se lo ritenete utile potete stampare e diffondere sia le interrogazioni che la mozione. Grazie

Maurizio Spezzano, a nome di tutto il gruppo.

 

 

1) Al sindaco di Labico con richiesta di risposta scritta e iscrizione del punto all’odg. del prossimo Consiglio Comunale.

Il sottoscritto consigliere comunale interroga il sindaco, premesso che:

–       con delibera di Giunta n° 30 del 26/04/2012, con una procedura alquanto dubbia, la precedente amministrazione aveva individuato in zona AGRO LATINO il sito per la nuova sede della farmacia;

–       lo scrivente aveva contestato l’individuazione in Agro Latino, in quanto tendeva a penalizzare il quartiere Colle Spina, che, vista la concentrazione di abitanti, la lontananza dal centro capoluogo e la necessità di dotare il quartiere di nuovi servizi, aveva maturato il diritto di veder collocata in loco la nuova sede della farmacia, anche per non penalizzare l’altra presente in paese;

–       successivamente, a seguito di impugnativa presso il TAR da parte di un cittadino di Colle Spina, tale deliberazione veniva annullata con successiva delibera di giunta, n° 74 del 04/10/1012, accogliendo i rilievi mossi dal ricorrente;

–       l’amministrazione comunale, tra le motivazioni di deliberazione dichiarava di voler “… procedere al riesame della zonizzazione delle sedi farmaceutiche …”, ma trascorsi inutilmente mesi, non se ne sa più nulla;

SI CHIEDE DI SAPERE

–       se è intenzione dell’amministrazione comunale provvedere nel più breve tempo possibile ad individuare una nuova sede, rispettando il dettato di legge;

–       se non sia il caso di coinvolgere i cittadini di Colle Spina ed individuare in loco la nuova sede, provvedendo a dare avvio all’ubicazione dei servizi necessari alla riqualificazione del quartiere.

 

2) Al sindaco di Labico con richiesta di risposta scritta e iscrizione del punto all’odg. del prossimo Consiglio Comunale.

Il sottoscritto consigliere comunale interroga il sindaco, premesso che:

–       da notizie di stampa sta emergendo la preoccupazione che l’acqua pubblica erogata, soprattutto in alcuni comuni, abbia concentrazione di arsenico superiore ai parametri previsti dalla legge;

–       alcuni sindaci hanno emesso ordinanze di non potabilità dell’acqua a seguito di analisi organolettiche effettuate dalle ASL e dall’ARPA;

–       nel nostro comune non si sa se le analisi sulla qualità dell’acqua vengano effettuate con regolarità, né si conoscono, qualora effettuate, i risultati, cosa impropria, visto che le stesse devono essere pubblicate sui siti istituzionali per motivi di trasparenza;

SI CHIEDE DI SAPERE

–       se mai siano state effettuate le analisi di rito da parte del gestore del S.I.I. e quali siano i risultati;

–       se effettuate, per quale motivo non siano state rese pubbliche sul sito del comune;

–       se non sia il caso di effettuare i controlli del caso da parte dell’amministrazione comunale, prelevando campioni dalla rete in punti diversi del comune e facendole analizzare sia dall’ASL di competenza che dall’ARPA, rendendo pubbliche i risultati attraverso il sito del comune.

 

3) Al sindaco di Labico con richiesta di risposta scritta e iscrizione del punto all’odg. del prossimo Consiglio Comunale.

Il sottoscritto consigliere comunale interroga il sindaco, premesso che:

–       in occasione della festa delle donne ho potuto constatare personalmente che la temperatura delle sale risultava essere esagerata per il troppo caldo;

–       che i presenti si sono lamentati più volte per l’eccessivo calore dei termosifoni;

–       che, pur animati da buoni propositi, non è stato possibile spegnere i caloriferi in quanto la manopola di comando risultava essere inefficiente alla bisogna;

–       che fino alla chiusura gli elementi risultavano essere bollenti e non si sa fino a che ora siano rimasti accesi;

SI CHIEDE DI SAPERE

–       se il sistema di riscaldamento sia dotato di un timer che azioni automaticamente i tempi di accensione e spegnimento;

–       se si è mai pensato di verificare la temperatura interna delle sale, regolando di conseguenza l’erogazione del calore nelle gradazione prevista dalla normativa, che ricordo oscillare tra i 19 e 18 gradi;

–       se non sia il caso di approfittare di questa segnalazione per verificare le temperature di tutti i locali comunali, anche in virtù del fatto che spesso i genitori si sono lamentati per le basse temperature nelle aule scolastiche, in modo da garantire un adeguato confort a tutti evitando inutili e costosi sprechi.

 

4) Al sindaco di Labico con richiesta di risposta scritta e iscrizione del punto all’odg. del prossimo Consiglio Comunale.

Il sottoscritto consigliere comunale interroga il sindaco, premesso che:

–       da quest’anno, per agevolare la frequenza presso le scuole superiori di Zagarolo e Palestrina degli alunni di Labico, di concerto con il D.S. dell’I.I.S. “Borsellino-Falcone”, è stata istituita una linea diretta che attraversando il nostro comune, trasporta gli alunni fino ai centri in questione, sede delle scuole superiori;

–       succede sovente, che la linea per un motivo o un altro spesso salta la corsa, lasciando gli alunni in mezzo alla strada e senza che tale disservizio venga comunicato;

–       tale situazione pregiudica la regolarità della frequenza degli alunni e costringe i genitori a perdere giornate di lavoro per accompagnare i figli a scuola con mezzi propri;

–       sia i genitori che il D.S. in più occasioni hanno fatto sentire la loro voce presso la dirigenza COTRAL, senza sortire gli effetti sperati, in quanto le giustificazioni addotte della società di trasporto tende a scaricare le proprie responsabilità su altri;

–       mi è spesso capitato di soccorrere gli alunni, mettendo a disposizione la mia macchina nel tragitto da Labico a Zagarolo;

SI CHIEDE DI SAPERE

–       se l’amministrazione sia a conoscenza di tale disservizio;

–       cosa intende fare per risolvere la questione che penalizza i nostri alunni;

–       se non sia il caso di intervenire presso la dirigenza del COTRAL;

–       se non sia necessario, verificandosi nuovamente tale disservizio, addire le vie legali contro la società di trasporto accertato che trattasi di interruzione di pubblico servizio.

 

5) Al sindaco di Labico con richiesta di risposta scritta e iscrizione del punto all’odg. del prossimo Consiglio Comunale.

Il sottoscritto consigliere comunale interroga il sindaco, premesso che:

–       in più occasioni dai banchi dell’opposizione si è posto il problema della scuola e della vigilanza per gli alunni della scuola media che escono alle 14,10;

–       a tal fine e per sensibilizzare la maggioranza, il 24 ottobre 2012, il sottoscritto ha presentato un o.d.g. mirante a impegnare il sindaco e la giunta a provvedere nel più breve tempo possibile ad estendere la vigilanza anche per gli alunni delle medie, viste le insidie del traffico e della pericolosità della Casilina;

–       l’o.d.g. è stato votato all’unanimità, ma nulla è stato fatto per estendere la vigilanza anche agli alunni delle medie che lasciano la scuola alle 14,10;

–       nel consiglio comunale del 27 dicembre 2012 lo scrivente ha risollevato la questione, ma anche in questo caso la maggioranza ha fatto orecchio da mercante, proponendo di stipulare una convenzione con il centro anziani coinvolgendo i tesserati a fare i “nonni vigile” così come avviene in tutti i comuni;

–       venerdì scorso, 8 marzo 2012, a causa della pioggia si era creato un caos enorme in via L. da Vinci, in prossimità delle scuole, per via delle troppe auto che transitavano in ambedue i sensi di marcia, malgrado il divieto posto all’ingresso della strada lato corso Garibaldi, con grave pregiudizio per gli alunni, e nessuno in grado di regolamentare il traffico;

SI CHIEDE DI SAPERE

–       se è intenzione dell’amministrazione comunale dare seguito all’o.d.g. del 24/10/2012 provvedendo ad estendere la vigilanza anche agli alunni delle medie che escono da scuola alle 14,10;

–       se non sia il caso di coinvolgere i tesserati del centro anziani promuovendo la figura del “nonno vigile”;

–       se non sia il caso di accentuare i controlli in modo che venga rispettato il senso unico orario, cosa che si potrebbe ovviare con la presenza dei nonni vigile;

–       cosa intenda fare l’amministrazione qualora la dirigenza del centro anziani dovesse rifiutare la convenzione, così come risulta allo scrivente abbiano già fatto nel passato.

 

Mozione “Trasparenza analisi acqua pubblica”

Il Consiglio comunale di Labico, premesso che:

–          il 14 marzo 2013, il gruppo consigliare Lista Civica – LEGALITA’ e TRASPARENZA ha presentato una interrogazione al sindaco chiedendo chiarimenti circa la potabilità dell’acqua pubblica di Labico;

–          che tale interrogazione nasceva dalla preoccupazione emersa tra i cittadini circa le notizie di stampa sulla presenza di quantitativi di arsenico superiore alla norma;

–          che già in altre occasioni avevano messo in risalto il problema presentando in Consiglio Comunale atti relativi a questa problematica;

–          che il 31 dicembre scorso sono scadute infatti le ultime deroghe possibili, alla Direttiva 98/83 (recepita con il D. Lgs. 31/01) concesse dall’Unione europea, rispetto ai valori massimi di arsenico presenti nell’acque alimentari attestanti a 10 μg/l;

–          che molti sindaci, allarmati da tali informazioni hanno emesso ordinanze di non potabilità dell’acqua e hanno fatto effettuare le analisi di rito dalle strutture dell’ASL e dell’ARPA dandone in seguito informazione ai cittadini;

impegna il Sindaco:

  • in quanto primo responsabile della salute dei cittadini amministrati, di farsi carico di indicare in maniera visibile, accessibile e comprensibile sul sito internet del Comune i risultati di tutti i controlli interni periodici delle acque potabili eseguite dal gestore del S.I.I. e dei controlli esterni eseguiti dall’Azienda Sanitaria Locale RMH.
  • In particolare, ai sensi del D.Lgs.2 febbraio 2001, n. 31 (“Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”) , che vengano resi noti i controlli di routine (che mirano a fornire ad intervalli regolari informazioni sulla qualità organolettica e microbiologica delle acque fornite per il consumo umano) e di verifica che mirano a fornire le informazioni necessarie per accertare se tutti i valori di parametro, fissati dalla legge sono rispettati, con riferimento ai :
    • parametri indicatori quali odore, colore, sapore, pH, durezza etc…(vedi allegato I, parte C del D.Lgs. nr.31/2001).
    • parametri chimici concernenti sostanze tossiche e tra questi in particolare:, antiparassitari, etc. (vedi allegato I, parte B del D.Lgs. nr.31/2001).
    • parametri microbiologici quali escherichia coli ed enterococchi (vedi allegato I, parte A del D.Lgs. nr.31/2001).
  • che vengano resi noti (con pubblicazione sui portali comunali), oltre ai risultati delle verifiche analitiche complete, anche le tempistiche, le metodologie utilizzate ed i laboratori, predisposti a tale controllo sull’intero territorio comunale (e non esclusivamente di alcune strade) per i relativi controlli.
  • nella qualità di garante della salute pubblica, garantisca la puntuale e frequente pubblicazione dei dati sopra citati, provvedendo, in mancanza di comunicazioni da parte della ASL RMG, a pretenderle.

Labico, 14 marzo 2013

SPEZZANO

Ordine del giorno sul femminicidio

Foto MaurizioQuesta mattina ho protocollato l’ordine del giorno che segue. L’ho fatto perché credo che il femminicidio stia diventando una piaga sociale da compattere con tutte le forze, sensibilizzando la politica ad affrontare con decisione la problematica. La pratica, purtroppo diffusa di tale atteggiamento criminale, calpesta il diritto alle felicità e umilia la femminilità nel suo complesso, mostrando il volto “padronale” di chi commette tale aberrazione. Quest’ordine del giorno, sperando che sia discussa il prima possibile, è la giusta risposta a quell’assurdo prete che qualche giorno fa imputava alla donne la responsabilità di tale violenza. Noi non possiamo accettare questa logica clericale né la violenza verbale di chi finge di ignorare la problematica, trincerandosi dietro un abito talare.E’ poco, ma è un primo passo verso l’emersione  di tale fenomeno. Se le amministrazioni comunali si impegnano a fare opera di sensibilizzazione tutta la comunità potrà trarne beneficio. Ciò comporterà l’isolamento dei violenti e la prevenzione necessario a combattere tale infame fenomeno.

Ringrazio Marta per aver lavorato sull’ordine del giorno; Argia e Carla per la stesura definitiva.

Maurizio Spezzano

Ordine del Giorno tendente a sensibilizzare le istituzioni al problema del “Femminicidio”

Il Consiglio Comunale del Comune di Labico

Premesso che:

–          in data 25 novembre 2010 è stato votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Labico un odg avente per oggetto “Adesione alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne” assumendo l’impegno di porre in essere tutti i contenuti in esso previsti e ribadendo la totale accettazione dei vari punti;

–          che gli impegni assunti con tale odg sono stati completamente disattesi e che non sono state messe in atto politiche atte a prevenire la violenza sulle donne, né a fare opera di informazione a partire dalle scuole;

–          che il “femminicio” è un gravissimo fenomeno sociale e che nel 2012 sono state 120 le donne uccise in Italia per mano di partners, ex partners e che il 70% di queste avevano richiesto aiuto alle forze dell’ordine e/o ai servizi sociali preposti.

Rilevato che:

–          Contrariamente a quanto stabilito nelle linee guida europee che prevedono l’istituzione dei Centri Antiviolenza in ragione di 1 ogni 10.000 abitanti e che Italia è ben lontana da tale obiettivo;

–          per tale inadempienza e lo scarso impegno nel contrastare il femminicidio e la violenza di genere l’Italia è stata messa sotto osservazione dalle Nazioni Unite che hanno espresso forte preoccupazione per: l’elevata incidenza della violenza nei confronti di donne e bambine; per l’allarmante numero di donne uccise dai partners o ex partners; per il persistere di una cultura patriarcale che minimizza o giustifica la violenza domestica; per l’assenza di rilevamento di dati relativi al fenomeno; per la mancata realizzazione di una rete di collaborazione tra i vari soggetti interessati al fenomeno quali le forze dell’ordine, i Centri antiviolenza, i servizi socio-sanitari, i tribunali, l’associazionismo territoriale e la mancata specifica formazione dei soggetti stessi; per la rappresentazione mediatica sessista e stereotipata di donne ed uomini nell’industria pubblicitaria.

–          che nella Regione Lazio i Centri Antiviolenza insistono per lo più nel territorio di Roma causando lunghe liste di attesa per la messa in sicurezza delle donne e dei bambini e bambine;

Considerati:

–          gli artt. 3 e 29 della Costituzione,

–          la legge n. 66/96 che classifica il reato di violenza sessuale come crimine contro la persona e non più contro la morale;

–          la legge n. 154/01 contro la violenza nelle relazioni familiari;

–          la legge 38/09 contro lo stalking;

–          la Convenzione di Istanbul del 2011 sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, sottoscritta dall’Italia nel settembre 2012 e ratificata dal Governo nel dicembre 2012.

Evidenziato che:

–          nell’ottobre 2012 è nata la convenzione “NO MORE: stand up for may right” che mira a coinvolgere tutte le realtà associative nazionali e locali ed i singoli  affinché il fenomeno del femminicidio e della violenza di genere sia riconosciuto e diventi una priorità della politica e delle istituzioni.

Impegna il Sindaco e la Giunta:

–          a dare attuazione all’odg approvato all’unanimità il 25 novembre 2010;

–           a promuovere, in collaborazione con le associazioni femminili presenti sul territorio, campagne di informazione e sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole presenti sul territorio comunale e rivolte a docenti, studenti e famiglie;

–          Ad inserire nel proprio Statuto la costituzione di parte civile del Comune nei procedimenti per stupro e la violenza di genere.

Labico, 30 gennaio 2013

Il consigliere comunale

Maurizio Spezzano

In equilibrio precario

equilibristaQuando non si vuole far conoscere le carte le si tengono nascoste, questa la summa di ciò che è successo in occasione dell’ultimo consiglio comunale, convocato il 27 dicembre, subito dopo le feste per non dare modo all’opposizione di “indagare” con precisione sui conti del disastro causato da questa amministrazione. La convocazione l’abbiamo avuta venerdì 21 alle 13,30 e gli atti non erano ancora pronti; sabato e domenica uffici chiusi. Le copie sono state messe a mia disposizione solo lunedì, ma alla lettura molte cose non tornavano, senza avere la possibilità di confrontarmi né con il segretario né con il responsabili del dipartimento perché impegnati altrove o assenti. Uffici chiusi martedì e mercoledì per le festività, consiglio giovedì alle ore 09,30.

Per queste ragioni, a inizio Consiglio ho presentato una pregiudiziale di legittimità per il mancato rispetto dei tempi e per il mancato confronto in sede di Commissione, mai istituita malgrado i mesi trascorsi dall’insediamento della nuova amministrazione. Messa ai voti, 2 a favore, io e Tulli, loro compatti come cagnolini, hanno votato a contro, non prima di aver avuto un duro scambio di opinione con Galli tanto da minacciare la mia cacciata dal Consiglio.

Nel merito loro non hanno detto nulla, ma proprio nulla, Addirittura Scaccia, assessorone al bilancio, non sapendo che dire né provare una pur qualche timida difesa dei conti, su suggerimento di Galli, altro scienziatone e profondo conoscitori delle tecniche dilatorie del nulla, ha letto le relazione del revisore dei conti, che non diceva niente, vi giuro, proprio niente, se non le solite frasi di rito, sempre uguali in ogni relazione, che non citava un solo numero, se non gli articoli di legge. Anzi una chicca l’ha detta Scaccia, quando ha attribuito la responsabilità del disastro alla neve, al governo – da lui strenuamente sostenuto in tutti questi anni – e al depuratore, che costringono il nostro comune a non essere più un comune virtuoso. Poi il nulla eterno. Speriamo che quest’anno non nevichi altrimenti so cavoli amari!!!! Non una parola sulle responsabilità politiche ed amministrative di questa e della passata maggioranza, non una parole di scuse per tutto il sangue succhiato ai nostri cittadini, non una parola di mea culpa sul salasso che i nostri cittadini sono costretti ad assumere a causa dell’aumento vertiginoso delle tasse e imposte locali. In breve, una autentica vergogna.

Nel mio intervento ho fatto una ricognizione precisa di tutti i conti e di tutte le cifre. Ho fatto notare come i 3.718.807,99 saranno un carico enorme per il nostro bilancio, il cui debito da solo è superiore alle voci di competenza. Lo stesso dicasi per il piano di rientro dal debito che è aleatorio, evanescente, incerto – per loro stessa ammissione – non dettagliato, manifestandosi come pure intenzioni a cui non corrisponde la certezza del rientro, sottolineato dal Segretario comunale e dallo stesso Galli che ha fatto una dichiarazione gravissima: “Le varie voci di debito (che le ditte reclamano e riportate sul prospetto) non è detto che saranno riconosciute ai creditori”. Cose da pazzi!!! Come dire che le cifre riportate sono fasulle e che stanno lì solo per l’approvazione dell’atto stesso, imposta dalla legge, ma senza la certezza del riconoscimento.

Di quasi certo c’è che è prevista la dismissione dei beni immobili del comune, senza specificare cosa e a che prezzo, per un totale previsto aleatorio di 200.000 Euro (tanto per sparare una cifra), e che l’ulteriore imposizione fiscale a carico dei cittadini sarà accentuata nei prossimi due anni, per un ammontare di circa 624.000 Euro: il salasso non è terminato, continuerà nei prossimi anni. Anzi, qualora non dovesse andare in porto il passaggio ad ACEA, per i restanti 2.600.000 Euro – con cui ad oggi non c’è nessun accordo né convenzione, come erroneamente citato in delibera – i debiti verranno spalmati nei prossimi dieci anni, contravvenendo a ogni principio contabile.

Questa è la soluzione prospettata, che non chiude la partita ma lascia molti dubbi, ad iniziare dalla stima paventata. Se ACEA subentrerà nella gestione del SII dovrà necessariamente prendersi depurazione e servizio idrico e senza il pozzo di Colle Spina non credo che la cosa si possa fare, è fuori logica! Mi chiedo e chiedo agli amici di Colle Spina: Voi ne eravate a conoscenza di questo? Chi ha stimato il valore del pozzo? Cosa ne pensano i cittadini di Colle Spina? E i dirigenti del Consorzio? Volete essere complici anche voi di questa stortura? Come mai guardano a Colle Spina solo in periodo elettorale e quando c’è da prospettare soluzioni odiose? Dopo la prospettata e mai sancita zona industriale, ora il pozzo? Attenzione, questi giochini immiseriscono la comunità.

Si prospetta un altro esproprio proletario a danno di tutti noi. Svendere il patrimonio immobiliare, regalare il SII all’ACEA, aumentare le tasse a carico dei cittadini è la cosa più odiosa che si possa fare, anche la più facile, che forse copre i costi, ma a che prezzo per la collettività?

Noi lo abbiamo detto a chiare lettere: ci metteremo di traverso con ogni mezzo legale, a partire dall’invio degli atti nuovamente alla Corte dei Conti e alla Prefettura, chiedendo che parta una indagine conoscitiva dei conti reali e che a pagare siano i responsabili, a partire dalla malapolitica labicana, che continua a spargere metastasi nel corpo sana del nostro paese. Non possiamo essere noi a pagare, che paghino i responsabili, chi ha permesso tutto questo, chi ha trascurato l’intera vicenda, chi ha coperto le responsabilità e che è al comando – così come lo era ieri – della macchina amministrativa, chi non trova di meglio che continuare a tartassare i cittadini, chi continua a brancolare nel buio dopo essersi vantato di avere la soluzione in tasca mesi orsono.

Noi continueremo a dare battaglia, augurandoci che il fronte si allarghi, che a partecipare siano i cittadini oberati da un carico fiscale che grida vendetta: IMU, TARSU, servizio idrico e depurazione e servizi a richiesta individuale.

Basta! Veramente basta, c’è bisogno di una rivoluzione civile che scacci dal potere questi illusionisti della politica, questi freddi calcolatori e questi giocatori incalliti del nostro destino. Cominciamo a mobilitarci e prospettare una via diversa per Labico. Noi per quanto ci compete stiamo facendo la nostra parte con determinazione.

Messa ai voti la delibera è passata con l’unanime approvazione della maggioranza: Galli A., Scaccia, Ricci, Ulsi, Galli L., Paoletti, hanno decretato con il loro voto la nostra rovina. Non uno di loro che avesse provato un pur timido dissenso, come statuette di cera hanno ubbidito al gran sultano e al visir suo vice. Io e Tulli abbiamo votato contro malgrado le argomentazioni fossero di spessore, ma gli equilibristi precari se ne sono disinteressati, attenti a come sono alla poltrona e alla loro rendita di posizione. Mi chiedo se i 1282 loro elettori condividano questa macelleria sociale, se nulla hanno da obiettare a chi sta rovinando le famiglie e calpestando la dignità di un intero paese.

NOTA A MARGINE: Oltre che occuparmi di bilancio, ho presentato un ordine del giorno di solidarietà ai due lavoratori della Antonelli Dolciaria spa umiliati nella dignità di lavoratori. Non possiamo permettere a questi padroncini falsamente benefattori di calpestare ogni regola e ogni principio di legge. Il tentativo messo in atto contro questi due lavoratori è un affronto a tutta la comunità; questa visione padronalfascista va combattuta con decisione e determinazione. Rivendicare il rispetto degli accordi significa rivendicare il diritto di tutti all’uso della parola, alla libertà di associazione, alla garanzia delle tutele garantite. Il modello Marchionne-Antonelli va bandito ovunque, ieri a Pomigliano, oggi a Labico. La solidarietà è un cardine della nostra legislazione ed è giusto esprimere vicinanza operativa ai nostri lavoratori. Mi aspetto che questa maggioranza, così come recita l’ordine del giorno votato all’unanimità, malgrado qualche distinguo, si faccia promotore per porre fine a questa discriminazione, noi ci mettiamo a disposizione per tutte le azioni di rivalsa contro i prevaricatori. Mi aspetto, inoltre, che i lavoratori della Antonelli Dolciaria spa trovino il coraggio di alzare la testa e non avere paura, la legge è più forte di chi la calpesta cercando di limitarla o usarla come arma di ricatto. Più forti i lavoratori più forte il lavoro. Solidarietà ad Antonio e Alessandro.

A riprova della verità vi invito a leggere o scaricare i due file allegati in basso che sono parte integrante della documentzione: il dispositivo di delibera e la relazione di salvaguardia.

CC salvaguardia 2012

relazione salvaguardia

Incidente sulla Casilina: interrogazione e mozione.

Ancora un incidente sulla Casilina. Avevamo già presentato una interrogazione e una mozione nel mese di giugno, in cui mettevamo in risalto la pericolosità di questa strada e l’urgenza di trovare soluzioni adeguate. Sono passati mesi e questa amministrazione dormiente ha fatto finta che non ci fossero richieste in tal senso. Eppure, da quella data sono stati convocati ben due consigli comunali, ma né le interrogazioni né le mozioni sono state discusse, malgrado avessi chiesto a luglio che fossero inserite come punto all’ordine del giorno. Evidentemente il sindaco e il suo vice erano intenti a fare altro, provvedere, magari, a come ringraziare qualche grande elettore o a come far ingoiare l’aumento dell’IMU ai cittadini silenti. Ancora una volta hanno dimostrato di essere inadeguati a condurre la macchina amministrativa, non in grado di tutelare la sicurezza dei cittadini né limitare i danni causati dalla loro più che ventennale, continuativa e perseverante malapolitica. Siamo sempre più convinti che sia il caso di mandarli via evitando al paese danni maggiori.

Oggi, d’accordo con il gruppo, abbiamo depositato un’altra interrogazione e un’altra mozione, con l’obiettivo primario di svegliarli dal loro torpore o, meglio ancora, dalla loro “noia”.

Maurizio Spezzano

INTERROGAZIONE

Al sindaco di Labico con richiesta di risposta al primo Consiglio Comunale utile e contestuale iscrizione del punto all’odg.

Il sottoscritto consigliere comunale interroga il sindaco, premesso che:

–              in data 21 giugno 2012 è stata presentata dallo scrivente un’interrogazione al sindaco inerente la pericolosità di via Casilina e degli incidenti ivi avvenuti;

–              in data 25 giugno, sempre dallo scrivente, è stata depositata una mozione consiliare sulla già citata pericolosità di via Casilina, non discussa malgrado dalla data di presentazione della mozione si siano svolti ben due Consigli Comunale, non sentendosi il sindaco in dovere di discuterne con il resto del Consiglio per mettere in essere le iniziative necessarie;

–              questa mattina si è verificato l’ennesimo e gravissimo incidente sulla via Casilina, proprio durante l’orario in cui i bambini attraversano la strada per recarsi a scuola;

–              la dinamica dell’incidente conferma, purtroppo, l’esigenza, più volte segnalata dal sottoscritto e dal gruppo Legalità e Trasparenza, di mettere in sicurezza la principale – e più pericolosa – arteria viaria del paese;

–              nella scorsa consiliatura il gruppo di opposizione aveva presentato una mozione per chiedere una serie di interventi in materia di mobilità e di sicurezza stradale, su cui – come troppo spesso avviene – la maggioranza non ha ritenuto di dover intervenire, limitandosi a collocare l’autovelox in una posizione utile solo a garantire entrate certe per l’amministrazione comunale;

–              è stata segnalata più volte l’incongruenza di alcuni interventi nonché il possibile aumento dei fattori di rischio, come l’enorme svincolo sulla via Casilina realizzato in controtendenza rispetto alla diffusione delle rotatorie e la realizzazione di marciapiedi allo stesso livello stradale, che diventano un sostanziale aumento delle dimensione della carreggiata; tutte misure che non costituiscono certo un deterrente alla velocità;

–              si ricorda per l’ennesima volta che l’attraversamento pedonale in prossimità dell’inizio di via Leonardo Da Vinci è del tutto privo di sorveglianza e le strisce pedonali sono quasi completamente cancellate (come, del resto, lungo tutto il tratto urbano della via Casilina), come già messo in risalto dal sottoscritto anche nel Consiglio Comunale di venerdì 21 settembre senza ricevere risposta da parte di nessuno;

–              non è certo il caso di attendere una nuova disgrazia per rendersi conto di quanto sia pericolosa questa situazione e che bisogna immediatamente provvedere alla ritinteggiatura dei passaggi pedonali;

–              è evidente che c’è un problema di diffusa mancanza di sensibilità da parte di chi guida un veicolo a motore, ma, proprio per questo, è necessario intervenire con misure di messa in sicurezza passiva della sede stradale;

Si chiede di sapere:

  1. quali misure intenda prendere per garantire la massima sicurezza sulle strade del paese, con particolare attenzione alla via Casilina, soprattutto negli orari di entrata e uscita dalle scuole;
  2. se non ritenga di affrontare i numerosi argomenti segnalati nella mozione della scorsa consiliatura e che viene riproposta tale e quale, considerata la vergognosa inerzia dell’amministrazione.
  3. se non ritenga di affrontare con energia le problematiche segnalate nella mozione del 25 giugno
  4. se non ritenga prioritaria la sicurezza dei cittadini, in particolar modo dei bambini che attraversano la Casilina per raggiungere scuola;
  5. se non ritenga necessario impegnare nel gruppo di vigilanza anche gli associati del centro anziani che potrebbero svolgere mansioni di “nonni vigili” nelle ore di entrata e di uscita dalle scuole, coprendo i turni non ad oggi protetti;
  6. se non ritenga opportuno riunire una seduta ad hoc del consiglio comunale per discutere e individuare misure che consentano di liberare il centro urbano dal traffico di passaggio e di aumentare il livello di sicurezza.

Labico, 2 ottobre 2012

MAURIZIO SPEZZANO

MOZIONE

Il Consiglio comunale di Labico,

–              considerato che appare opportuno incentivare forme di mobilità sostenibile che consentano di spostarsi in sicurezza riducendo l’impatto ambientale e la congestione della rete viaria;

–              tenuto conto che alcune delle ragioni che scoraggiano il ricorso a mezzi di trasporto alternativi sono la totale assenza di strutture adeguate e la percezione di pericolo nelle nostre strade;

–              considerato che in particolare questa sensazione di insicurezza rappresenta una delle principali motivazioni che spinge i genitori ad accompagnare i figli a scuola in automobile, causando enormi problemi di traffico e aumentando, paradossalmente, il livello di pericolo;

–              preso atto che la situazione sulla via Casilina è talmente preoccupante da aver indotto l’amministrazione comunale a far presidiare due attraversamenti pedonali durante l’orario di ingresso nelle scuole e affidando la regolamentazione del traffico lungo l’arteria di collegamento dei singoli plessi scolastici a personale volontario;

–              valutato che la diffusa mancanza di marciapiedi e la loro inadeguatezza dimensionale là dove esistenti rende poco agevole la percorrenza anche di brevi tratti a piedi dando vita ad una perversa spirale che porta gran parte dei cittadini a ricorrere all’uso dell’automobile anche quando non necessario;

–              appare non più rinviabile la redazione di un piano per la sicurezza stradale all’interno del comune di Labico, che tenga conto in particolar modo del gigantesco impatto della strada statale Casilina come asse viario di attraversamento, ma senza dimenticare l’ormai estesa, ma del tutto irrazionale ed inadeguata, rete viaria comunale;

impegna l’amministrazione comunale:

  1. a redigere un piano della sicurezza stradale che preveda un intervento complessivo ed organico, basato sia su opere di carattere infrastrutturale finalizzate ad aumentare il livello di sicurezza (dissuasori, dossi, impianti semaforici, rilevatori di velocità, ecc.) sia su azioni di regolamentazione del traffico e campagne di sensibilizzazione e di informazione miranti a garantire il rispetto del Codice della Strada;
  2. ad avviare, nelle more della predisposizione del piano di cui al capoverso precedente, una serie di piccoli ma significativi interventi che possano rappresentare un primo passo verso una mobilità più sostenibile;
  3. a realizzare in particolare ed in tempi brevi i seguenti interventi:
  4. collocazione di dossi lungo vicolo del cipresso e in ogni altra strada di collegamento con zone residenziali che, in base alla valutazione degli uffici competenti, richieda questo tipo di intervento;
  5. collocazione di rastrelliere in prossimità dei plessi scolastici delle scuole medie ed elementari;
  6. collocazione di dissuasori di sosta nei punti dove la presenza di automobili può costituire un intralcio al traffico e/o un pericolo per l’utenza debole;
  7. a porre in essere un accurato studio su una più razionale organizzazione del traffico veicolare nel sistema viario di collegamento con le scuole, non escludendo il ricorso a limitazioni temporanee dell’accesso alle automobili, così come avviene in moltissimi comuni d’Italia e d’Europa in attuazione di progetti che vanno ben al di là di interventi miranti alla riduzione della congestione;
  8. a prendere in considerazione l’ipotesi di pedonalizzare una parte del centro abitato sulla base di valutazioni di utilità ed opportunità, in particolar modo la zona di piazza Mazzini, ritrovo abituale di famiglie e bambini, individuando eventualmente fasce orarie adeguate a contemperare le diverse esigenze di fruizione della strada.

Labico, 2 ottobre 2012

MAURIZIO SPEZZANO

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