Maurizio Spezzano

Dalla parte del torto in mancanza di un altro posto in cui mettersi

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RESOCONTO CONSIGLIO COMUNALE 17 maggio 2013

Il Consiglio comunale di venerdì 17 maggio non è stato di routine, c’era da approvare il rendiconto del bilancio 2012, indispensabile per la preparazione del bilancio di previsione 2013.

Come sempre avviene, c’è stato un misto di approssimazione e di impreparazione da parte dei consiglieri di maggioranza, che come abitudine ignorano le delibere da approvare, ma che come sempre alla richiesta di voto non obiettano e non trovano parole. Eppure, l’opposizione non si limita ad “opporsi”, ma in virtù del bene collettivo, fa anche proposte che meriterebbero maggiore attenzione e valorizzazione. Peccato che gli interlocutori abbiano altri obiettivi.

Meglio andare per ordine

Punto 1: Approvazione verbali

Sul verbale del 27 dicembre, equilibri di bilancio, ho votato contro, ed è la prima volta che lo faccio, non per il contenuto, ma perché trovo assurdo votare delibere conclusive di atti amministrativi prima di mettere ai voti le delibere passate, la cui scadenza temporale era precedente di due mesi. Significa che abbiamo votato, anzi hanno votato, prima gli equilibri, che in ordine temporale è il penultimo atto delle delibere di bilancio, senza aver votato prima le delibere di previsione del bilancio, che è il primo atto. Il voto aveva anche valore di protesta perché succede spesso che la pubblicazione sul sito del comune di atti importanti non segue l’ordine cronologico ma la discrezionalità del momento. Votazione: 6 a favore, la maggioranza; un voto di astensione, Tulli; uno contrario, il mio. Le altre delibere sono state votate all’unanimità.

Punto 2: Rendiconto Bilancio 2012

Inutile giraci intorno, l’intero dibattito è stato incentrato sulla vicenda del depuratore. E’ chiaro che dalle parti della maggioranza c’è stata la difesa d’ufficio, da parte nostra pressioni per saperne di più. Su questo non ci può essere confronto, la maggioranza lo sa e deve assumersene le responsabilità, politiche ed amministrative, senza scaricare interamente sul solito Giordani la responsabilità per l’intera vicenda. Non può essere lui la foglia di fico di ogni inadempienza. Intanto perché ad amministrare c’erano sempre loro e poi perché c’è stata una dormita generale, con parti mantenute oscure per troppo tempo, che hanno fatto circolare le peggiori amenità. Ancora oggi non è chiaro come ne usciremo da questa vicenda e la maggioranza anziché scoprire le carte continua a tenerle segrete. Eravamo tutti convinti, dopo l’euforia per il dissequestro, che sarebbero venuti in Consiglio a darci la soluzione. Invece, oltre le solite nebulose parole, niente, ma un generico mea culpa da parte dell’assessore Scaccia.

Nel merito, ho ribadito ancora una volta che l’intera vicenda non mi piace per le ragioni note: malgrado il segreto di pulcinella e degli atti che ribadivano i debiti accumulati, non c’è mai stato il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Un fatto secondo me gravissimo. Già da mesi veniva indicata la condizione debitoria del nostro comune. Addirittura i capi area, pur dichiarando che nel 2012 non c’era condizione debitoria, affermano, a margine, che ci sono debiti per circa 4 milioni. Non è anomalia questa? Lo stesso ha fatto il revisore dei conti in ben tre occasioni, lo stesso ha fatto la giunta approvando una delibera a dicembre. Lo stesso ha fatto il dott. Galluccio con una lettera al sindaco. Perché allora non mettere in cantiere il riconoscimento? Potrebbe essere che, al di là delle generiche parole, brancolano ancora nel buio pesto. Ho reso pubblica l’intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti in linea con le posizioni fin qui assunte da me e dal gruppo, già dal primo giorno dell’accaduto. Mi auguro che serva a diradare la nebbia che circonda l’intera vicenda e che i danni eventuali non ricadano sulle spalle dei cittadini. Ricordo al sindaco che nel consiglio comunale del 24 ottobre 2012, sollecitato da una mia domanda, dichiarò, testuale, I cittadini non pagheranno un bel niente. Mi fermo qui e mi aspetto che alle parole seguano i fatti. Esito della votazione: Favorevoli 6 (la maggioranza), contrari 1 (io), non partecipazione al voto Tulli.

Punto 3: Convenzione segreteria comunale

Punto tecnico, poca discussione, più che altro una sorta di benvenuto al nuovo segretario comunale, dott.ssa Paola Nicoletti. La convenzione interesserà Labico, comune capo convenzione, e i comuni di Cerreto Laziale e Agosta. Sarà presso i nostri uffici per quattro volte la settimana da concordare con gli altri comuni. Auguriamo alla dott.ssa un Nicoletti buon lavoro. Votazione all’unanimità.

Punto 4: Approvazione delle modalità di pagamento della TARES e rate di versamento

Anche questo un punto tecnico: compito dell’amministrazione è la deliberazione dello scadenziario. La maggioranza proponeva tre rate, con scadenza 31 luglio e 30 settembre, d’importo pari al 35% del tributo, e terza rata più conguaglio il 31 dicembre. Ho fatto notare che il peso dell’imposizione fiscale rischia di affossare le famiglie per cui nell’ambito della discussione ho proposto che l’imposta fosse dilazionata su quattro rate del 25%, in modo da avere un carico minore alla scadenza e dare una boccata d’ossigeno alle famiglie sempre più spremute sia dagli enti locali che dal governo. Per fortuna, a differenza delle altre volte, non si sono chiusi a ricci e hanno accolto la mia proposta, fatta poi propria dall’intero consiglio comunale. La modifica è passata ll’unanimità.

Piccola nota a margine: alla luce dell’approvazione all’unanimità è facile capire che l’opposizione fa proposte sensate e non ha paura di assumersi le responsabilità di miglioramento degli atti. Mi auguro che questo precedente serva alla maggioranza ad avere una posizione meno arroccata e guardare all’opposizione non come nemico da abbattere, ma come portatori degli interessi dell’intera cittadinanza. Come gruppi di minoranza rivendichiamo la dignità del nostro ruolo e il rispetto che si deve al restante 60% e più di popolazione che ha deciso di fare una scelta diversa da quella di votare la maggioranza.

Punto 5: Commissione albi giudici popolari presso la Corte d’Assise

Altro punto tecnico previsto dalla legge. Questa commissione è un atto dovuto su cui non c’è stata discussione. Per completezza dell’informazione, la commissione è composta da tre membri, due di maggioranza, Galli e Ricci, uno di opposizione, Spezzano. Votato all’unanimità.

Punto 6: Istituzione mercato contadino

Una buona notizia per i labicani: su sollecitazione del presidente del mercato contadino di Zagarolo e del titolare dei I Cerchi abbiamo istituito il mercato contadino anche a Labico. L’iter è stato un po’ lungo, anche per qualche dimenticanza della maggioranza e del consigliere che avrebbe dovuto curarne gli aspetti legali e amministrativi. Infatti, gli atti erano stati depositati in comune già da qualche mese, ma nessuno si era preso la briga di metterli a disposizione dei consiglieri o di affrontarli. Dopo un mio contatto privato con i proponenti ho avuto copia degli atti depositati. In ambito di discussione ho avuto conferma che quasi nessuno dei consiglieri di maggioranza era informato, se non su generiche indicazioni di routine. Al di là della polemica, informo che c’è stato un ulteriore miglioramento del disciplinare, prevedendo una linea preferenziale per i coltivatori labicani, in modo da usufruire del mercato non solo come acquirenti ma anche come venditori stagionali, dando la possibilità, a chi ha titolo, di avere un banco per mettere in vendita i propri prodotti, come ad esempio le nocciole, le castagne, i piselli labicani, ecc. E’ un modo per dare dignità all’agricoltura, favorire i prodotti a chilometri zero ed eventualmente prevedere un piccolo incremento delle entrate per le famiglie. Sicuramente è un’iniziativa positiva a cui l’opposizione ha dato un contributo determinante e di qualità e tutela dei produttori locali. Finalmente si potranno avere prodotti agricoli non provenienti dalle industrie o dalla grande distribuzione, effettuando il trasferimento dal produttore al consumatore. L’atto è stato votato all’unanimità.

Piccola nota integrativa: approfittando del mercato contadino, ho presentato un ordine del giorno per istituire il mercato rionale anche a Colle Spina, desiderio espresso già da tempo da un gruppo di cittadini, che si era impegnato a sollecitare il sindaco, accompagnando la richiesta con una raccolta firme. Qualcuno, come sempre avviene quando l’opposizione propone, ha insinuato il dubbio che c’era un intento speculativo della mia proposta. Chi mi conosce sa bene che il mio agire politico è alla luce del sole e se la maggioranza dorme di certo non è colpa mia, ma di chi avrebbe dovuto dare seguito alla richiesta e non l’ha fatto. Si vede che noi ci battiamo per tutti i labicani, inclusi gli abitanti di Colle Spina e non solo in periodo elettorale, moda consueta dalle parti della maggioranza. Noi lo facciamo con i fatti, altri con le parole, e non sempre sono quelle giuste. Mi aspetto che il sindaco e la giunta facciano il resto, per quanto mi riguarda controllerò affinché tutto venga fatto per il bene di Colle Spina e senza “padri putativi”. L’ordine del giorno è stato fatto poi proprio dall’intero consiglio comunale. Votato all’unanimità.

Punto 7: Convenzione asilo nido Fantasylandia

Punto molto controverso e, per quanto mi riguarda, mai con il mio consenso, almeno così come è concepito. Premessa doverosa. Ogni volta che è stata presentata questa delibera abbiamo sempre avuto forti divergenze, non per la finalità, quanto per il modo e i termini della questione. Il punto come sempre non era a conoscenza dei consiglieri di maggioranza e credo neanche dell’assessore all’istruzione, visto che brancolava nel buio. Ho avuto l’impressione che fossi l’unico ad aver letto e studiato gli atti. 1) Da subito mi è parso strano che il titolare dell’asilo nido chiedesse una convenzione annuale e l’amministrazione magnanimamente concedesse un biennale. A domanda sul perché di tale generosità nessuna risposta. 2) Il contributo non viene versato alle famiglie bisognose ma alla struttura, così come recita l’art. 4 della convenzione. 3) Non si tratta di una proroga, come hanno cercato di sostenere, ma di un rinnovo. 4) Vengono riservati 15 posti al comune su un totale di 27. Qual è l’anomalia? Che l’asilo nido lo finanziamo noi, visto che la maggioranza dei bambini li facciamo scrivere noi. Non sarebbe più semplice da parte dell’amministrazione realizzare un asilo nido e poi darlo in gestione? Così tuteliamo tutti e non solo alcuni? 5) Il comune in questi anni non ha mai partecipato ai bandi regionali per il finanziamento degli asili nido. In soldoni significa che l’amministrazione comunale alza bandiera bianca a favore di un privato, facendo venire meno la funzione sociale del comune stesso che deve garantire il servizio, favorendo le giovani coppie e le mamme lavoratrici, oltre all’inserimento in una struttura pubblica dei bambini in età di prescolarizzazione. 6) Il gioco ci costa ben 25.300 Euro in due anni e vi giuro che sono tantissimi, a maggior ragione in questa fase di disastro economico in cui si trova il nostro comune. 7) Fatte le dovute proporzione: se 15 bambini avranno un contributo di 25.300 euro per due anni, per pareggiare i conti, quanto dovranno avere gli altri 700 e passa bambini che frequentano le scuole dell’obbligo? Questo calcolo lo lascio fare a voi. A me si è rotta la calcolatrice.

Ho provato ad argomentare il mio voto contrario alla delibera, ma la maggioranza era allineata e coperta, pur non avendo nessuno di loro letto la proposta di deliberazione, forse perché percepiscono lo studio degli atti un’operazione superflua e inutile, oltre che una perdita di tempo. Mi dispiace, ma non posso dare il mio assenso a tale iniziativa per le ragioni espresse in precedenza. Nulla contro la struttura e la proprietà, ma trovo giusto che chi ne ha diritto riceva il contributo indipendentemente dal luogo di iscrizione. In questo modo vengono eliminati coloro che a qualsiasi titolo ne hanno diritto ma vengono esclusi. Perché, ad esempio, si escludono coloro che svolgono attività lavorativa fuori dal nostro comune e che magari trovano più conveniente iscrivere i figli vicino al posto di lavoro invece che presso questa struttura convenzionata? Questo è veramente grave. Ho avuto modo di dirlo nel passato e non cambio opinione: non ci possono essere figli e figliastri, io sono per l’estensione dei diritti e non per l’esclusione, non si può favorire solo una minoranza. Perché escluderli? Votazione: maggioranza favorevole, io contrario, Tulli astenuto.

Finisce così il consiglio comunale, cinque ore e un quarto di discussione, in alcuni casi positiva, in altri molto negativa. Capisco fare parte della maggioranza, ma cadere sempre dalle nuvole perché non si conoscono gli atti è grave. Lo è ancora di più quando l’opposizione porta le sue argomentazioni e dalla parte della maggioranza, alternativamente, i consiglieri annuiscono per poi votare supini le decisioni prese da pochi. E’ una brutta cosa. Ho l’impressione che ci sia un uomo solo al comando e che gli altri vengano usati alla bisogna, ma senza lasciare traccia del loro passaggio. Peccato, il paese ha tanti problemi e qualche voce critica non guasterebbe, ma sembra che vada tutto molto bene. Evidentemente non conoscono il paese e le problematiche che l’assillano.

PS: Ho provato a sintetizzare un Consiglio Comunale abbastanza lungo, cinque ore e un quarto. Chiedo scusa se non ci sono riuscito in un paio di paginette, ma è difficile ridurre una così lunga discussione in poche battute. Vuol dire che la prossima volta verrete a sentire con le vostre orecchie. Un abbraccio a tutte/i.

Ordini del giorno CC del 24 ottobre 2012

Questi sono gli undici ordini del giorno che ho presentato, a nome del gruppo, in occasione del consiglio comunale del 24 ottobre, sul punto che riguardava il bilancio. Come potrete notare erano finalizzati a tagliare spese inutili e a provare a far fare un po’ di “sacrifici” anche a chi ci comanda, agli stessi che impongono a noi tasse e tagli. Il risultato lo leggerete in calce ad ogni ordine del giorno. Non è passato quasi nulla, ma ancor più grave è che non siano stati approvati gli ultimi tre, quelli relativi alla questione depuratori. Se approvati sarebbe stato anche un bel segnale di inversione di rotta. Invece, ho l’impressione che si vogliano coprire responsabilità politiche ed amministrative, non certo tutelare gli interessi dei cittadini. Siate voi i giudici supremi dell’operato del Consiglio Comunale.

Per ogni ordine del giorno c’è il risultato della votazione, con tanto di nomi e cognomi di chi ha votato a favore, contro o si è astenuto. La votazione al quarto ordine del giorno ha sfiorato il ridicolo: andati sotto, hanno fatto ripetere la votazione con la scusa che alcuni avessero votato senza capire cosa stessero decidendo.

Il dodicesimo ordine del giorno riguarda la sicurezza e la vigilanza dei ragazzi che escono da scuola alle 14,30. Mi è sembrato giusto chiedere anche a Tulli se volesse sottoscriverla anche lui. La risposta è stata positiva, per cui l’ordine del giorno è stato presentato a doppia firma.

Maurizio Spezzano

CONSIGLIO COMUNALE DEL 24 OTTOBRE 2012

 Ordine del giorno N° 1

 Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta

a spostare

2.550,00 Euro dal codice spesa 1010103 (indennità di funzione degli amministratori dell’ente)

Attribuendo la stessa cifra al servizio istruzione 0403 (Istruzione media)

Votazione: Favorevoli 8 (unanimità)

 Ordine del giorno N° 2

 Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta

a spostare

11.295,00 Euro dal codice spesa 1010103 (indennità di funzione degli amministratori dell’ente, buonuscita ex sindaco)

Attribuendo la stessa cifra al servizio istruzione 0401 (Scuola materna)

Votazione: Favorevoli 1 (io); Contrari 6 (la maggioranza); Astenuti 1 (Tulli)

 Ordine del giorno N° 3

 Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta

a spostare

3.000,00 Euro dal codice spesa 1010103 (indennità di funzione degli amministratori dell’ente, Assessore Ulsi)

Attribuendo la stessa cifra al servizio istruzione 0401 (Scuola materna)

Votazione: Favorevoli 2 (Spezzano – Tulli); Contrari 6 (la maggioranza);

 Ordine del giorno N° 4

 Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta

a spostare

12.600,00 Euro dal codice spesa 1010103 (indennità di funzione degli amministratori dell’ente decurtato del 20%)

Attribuendo la stessa cifra al servizio istruzione 0402 (Istruzione elementare)

1° votazione Votazione: Favorevoli 2 (Spezzano-Tulli); Contrari 4 (Galli A.-Scaccia-Ricci-Ulsi); Astenuti 2 (Galli L.-Paoletti)

2° votazione Votazione: Favorevoli 2 (Spezzano-Tulli); Contrari 4 (Galli A.-Scaccia-Ricci-Ulsi-Paoletti); Astenuti 1 (Galli L.)

 Ordine del giorno N° 5

 Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta

a spostare

6.620,00 Euro dal codice spesa 0102 (indennità Art. 110 dipartimento III; 2 mensilità)

Attribuendo la stessa cifra al servizio 0801 (viabilità e circolazione stradale e sevizi connessi)

Votazione: Favorevoli 1 (Spezzano); Contrari 5 (la maggioranza); Astenuti 1 (Tulli)

Ordine del giorno N° 6

 Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta

a spostare

30.000,00 Euro dal codice servizio 0102 (indennità segretario comunale, risparmio dichiarato dal sindaco)

Attribuendo 10.000 Euro servizio 0502 (attività culturali)

Attribuendo 10.000 Euro servizio 0603 (sport)

Attribuendo 10.000 Euro servizio 0801 (viabilità e circolazione stradale – dossi)

Votazione: Favorevoli 7 (Spezzano-Tulli-Galli A.-Galli L.-Scaccia-Ricci-Ulsi); Astenuti 1 (Scaccia)

 Ordine del giorno N° 7

Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta

a spostare

10.000,00 Euro dal codice spesa 0901 (Produttività condono)

Attribuendo la stessa cifra al servizio 0901 (gestione del territorio e dell’ambiente)

Votazione: Favorevoli 2 (Spezzano-Tulli); Contrari 6 (la maggioranza)

Ordine del giorno N° 8

Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta

a spostare

10.840,00 Euro dal codice spesa 0108 (nuove assunzioni)

Attribuendo 2.500,00 Euro al servizio 0903 (protezione civile)

Attribuendo 8.340, Euro al servizio 1004 (servizi diversi alla persona)

Votazione: Favorevoli 2 (Spezzano-Tulli); Contrari 6 (la maggioranza)

Ordine del giorno N° 9

Incasso fidejussione cautelativa

Il Consiglio Comunale,

constatata che a garanzia degli obblighi assunti con la pubblica amministrazione la ditta SIL SCARL, così come da contratto sottoscritto in data 15 settembre 2009, ha prestato garanzia fideiussoria di € 117,600,00 (centodiciassettemilaseicento), mediante polizza n. 2009/50/2073141 del 25/06/2009, rilasciata dall’Assicurazione REALE MUTUA, Agenzia di San Cesareo (RM);

constatato, inoltre che, per obbligo contrattuale -, desunto dall’art. 11 (Responsabilità civile e penale) del Capitolato Speciale d’Appalto -, la ditta SIL SCARL è tenuta a sottoscrivere una polizza contro rischi R.C.T. e R.C.O., da €1.000.000,00 (un milione) per tutta la durata del contratto;

preso atto che la soluzione proposta eviterebbe ai cittadini di dover pagare danni causati da altri;

IMPEGNA

il sindaco e la Giunta a voler incassare le due polizze così come previsto dal contratto d’appalto sottoscritto dalla ditta SIL SCARL e in sede di assestamento di bilancio rivedendo le aliquote e le imposte comunali a vantaggio dei cittadini, assestando al ribasso inoltre, le aliquote IMU.

Votazione: Favorevoli 1 (io); Contrari 6 (la maggioranza); Astenuti 1 (Tulli)

Ordine del giorno N° 10

Costituzione parte civile

Il Consiglio Comunale,

constatato che a i sequestri dei depuratori avvenuti il 19 aprile 2012 hanno causato un grave danno alle casse del Comune;

preso atto che le responsabilità dei destinatari dell’avviso di garanzia, in alcuni casi, emergono con chiarezza, così come emerge dal dispositivo accusatorio del PM;

valutata la possibilità di potersi rivalere in un probabile processo civile nei confronti dei possibili rinviati a giudizio;

constatata, la volontà dell’organo consigliare di non penalizzare oltre i cittadini, vittime di questa vicenda;

IMPEGNA

il sindaco e la Giunta a costituirsi eventualmente parte civile nel plausibile processo che si andrà a celebrare.

Votazione: Favorevoli 1 (io); Contrari 6 (la maggioranza); Astenuti 1 (Tulli)

Ordine del giorno N° 11

Rescissione contratto con il gestore del servizio depurazione

Il Consiglio Comunale,

constatata l’inadempienza contrattuale della società consortile SIL SCARL srl come si evince dagli artt. 2 e 3 del contratto d’appalto del 15 settembre 2009 e dagli artt. 6 (Uso degli impianti di proprietà del Committente), 7 (Esecuzione dei servizi di gestione), 7 parte C e parte dei commi (Relativamente alla rete di fognatura ed ai suoi impianti – sollevamento e depuratori), 11 (Responsabilità civile e penale), 12 (Assicurazione di responsabilità civile inquinamento), 14 (Responsabilità per mancato funzionamento degli impianti) 15 (Penalità) e 17 (Rescissione del contratto) del Capitolato Speciale d’Appalto, che è parte integrante del contratto d’appalto;

preso atto del danno arrecato alle casse comunali e i disagi dei cittadini;

venuto meno il rapporto fiduciario con la ditta SIL SCARL, gestore degli impianti di depurazione in Loc. Fontana Marchetta e Loc. Pantano;

IMPEGNA

il sindaco e la Giunta a voler rescindere, con effetto immediato, il contratto di appalto con la ditta SIL SCARL e provvedere immediatamente a bandire una nuova gara di affidamento del servizio integrato di gestione degli impianti di depurazione comunali, degli impianti di acquedotto e di fognatura comunali del Comune di Labico;

a valutare l’opportunità di rivalersi nei confronti della succitata ditta per chiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite dalla ditta per il servizio non reso e per i danni causati.

Votazione: Favorevoli 1 (io); Contrari 6 (la maggioranza); Astenuti 1 (Tulli)

Ordine del giorno N° 12

Vigilanza uscita scuola

Il Consiglio Comunale,

CONSIDERATO che all’uscita da scuola delle ore 14,10 dei ragazzi della scuola media, l’amministrazione non ha provveduto alla vigilanza, né da parte della polizia municipale né di altre persone;

PRESO ATTO che in più occasioni tale colposa dimenticanza è stata posta in Consiglio Comunale dal consigliere Spezzano;

CONSTATATO che in più occasioni da parte dell’assessore Ricci e del sindaco c’era l’impegno a sanare tale situazione;

ALLA LUCE dei frequenti incidenti che hanno provocato vittime tra i nostri concittadini da parte di automobilisti imprudenti e per la pericolosità stessa della via Casilina;

ACCERTATO che è compito del sindaco vigilare sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini;

 IMPEGNA

il sindaco e la Giunta a provvedere nel più breve tempo possibile ad estendere anche ai ragazzi delle media la vigilanza da parte delle mamme vigili o di altre persone individuate a ricoprire tale mansione.

Votazione: Favorevoli 8 (unanimità)

RESOCONTO DI UNA DISFATTA ECONOMICA

Difficile sintetizzare in poche battute cinque ore di Consiglio Comunale. Ancora più difficile essere fedele narratore dei fatti, perché è stato un susseguirsi di prese di posizioni e di scambi di accuse; d’altronde i punti all’ordine del giorno erano fondamentali per la vita amministrativa dell’Ente: l’approvazione del Rendiconto 2011, il Piano triennale delle Opere Pubbliche, le tariffe e le imposte per il 2012 e, per finire,  il Bilancio di Previsione dell’anno corrente. Un Consiglio animato nel finale da un forte battibecco tra me e l’assessore Scaccia per questioni procedurali, secondo lui, di sostanza, secondo me.

Punto 1°. L’approvazione del Rendiconto ha evidenziato la distanza abissale che c’è tra la maggioranza e l’opposizione, ancora più abissale per via dei rilievi che lo stesso revisore dei conti ha mosso al documento. Relazione quella del revisore letta solo da me, almeno questa è stata l’impressione, e lo stupore che il sindaco, la giunta e la sua maggioranza hanno mostrato nell’apprendere i rilievi è stata la conferma della mia impressione. In sostanza, il revisore dei conti ha messo in luce l’incapacità di questa giunta di fare fronte all’ordinaria amministrazione, altrimenti non si spiega come mai accusi la maggioranza di non saper spendere i soldi dei cittadini, né tantomeno riscuotere le stesse imposte che essa ci somministra di anno in anno, né, ancora, la capacità di aggiornare la lista dei beneficiari dei fondi comunali. Significa che il nostro comune distribuisce fondi, ma i beneficiari sono difficilmente individuabili. Lo stesso revisore ammonisce l’amministrazione di superficialità quando quantifica il danno derivato dal depuratore, 2/3 milioni di Euro, senza che la stessa amministrazione abbia mai vagliato un piano di rientro certo.

Alla luce delle stesse considerazioni del revisore, ma soprattutto per coerenza verso le critiche mosse al precedente bilancio, abbiamo votato contro perché non possiamo essere favorevoli e complici di questa disastrosa situazione. Soprattutto non possiamo avvalorare le farneticanti dichiarazioni dell’assessore al bilancio, Scaccia, che non solo nella sua relazione non si assume le responsabilità del disastro – era lui assessore nella precedente amministrazione – ma cerca di scaricare la responsabilità sul governo nazionale (cosa su cui potrei concordare) senza fare mai riferimento alla loro incapacità nel non aver saputo affrontare i problemi per tempo. Inutile raccontarvi che i consiglieri di maggioranza, da buone pecorelle, hanno votato a favore. D’altronde chi nasce pecora non può morire leone!!

Punto 2. Servizi a domanda individuale. Con questo punto siamo entrati nel merito delle questioni cogenti. Il nostro voto è stato contrario agli aumenti, perché colpiscono in modo indiscriminato tutti, anche coloro che non hanno. Infatti, il primo salasso inizia da qui: aumenti generalizzati del 5% sui servizi, in particolare scolastici. Netto contrasto con la maggioranza: secondo noi gli aumenti sono ingiustificati e la scusa dell’inflazione è una bufala, anche perché non mi risulta che in Italia sia del 5% annua. Già lo scorso anno fecero lo stesso scherzetto. Nello specifico ho contestato in modo particolare i finanziamenti a pioggia dati al centro anziani senza un criterio di reddito. Nessuno obietta sul fatto di continuare a sostenere le attività del centro, ma trovo equilibrato che essi siano legati al reddito degli aderenti: chi ha di più riceve meno e chi ha meno riceve di più. E’ un fatto di giustizia sociale. Qui c’è stata una sorta di apertura da parte della maggioranza. Aspetteremo i fatti. Inoltre, ho anche chiesto che il centro sia di utilità al paese, ad esempio utilizzando i soci nei servizi alla persona, come ad esempio introducendo la figura del nonno vigile, cioè garantire la vigilanza ai bambini che escono da scuola, cosa che tutti i comuni fanno. I nostri ragazzi delle medie, ad esempio, all’uscita delle 14,10 non si vedono garantita la presenza di nessuno che vigili sull’attraversamento della Casilina, soprattutto in conseguenza dei fatti luttuosi che hanno colpito la nostra comunità. Per tale ragione ho presentato un ordine del giorno, firmata anche da Tulli, che impegna il sindaco a garantire tale servizio. Messo ai voti è passato all’unanimità. Chiedo quindi ai genitori, di verificare che il servizio venga garantito, in caso contrario, e lo annuncio da subito, mi riservo di presentare un esposto alla magistratura per mancata vigilanza.

Punti 3 e 4, erano di natura tecnica, pertanto voto di astensione.

Punto 5. Approvazione programma triennale delle OO.PP. Anche qui voto contrario, non per partito preso, ma per il fatto che si continua a brancolare nel buoi. Quando si programmano le opere pubbliche bisogna farlo con criterio e non limitarsi a buttare giù una generica lista. Ci sono opere previste che si trascinano da decenni e di cui si è persa memoria tra i cittadini. In più, programmare fogne, depuratore, illuminazione è ammissione esplicita che si è aspettato la distruzione del territorio per poi cercare di intervenire. Inoltre, iniziare lavori e non portarli alla conclusione è da burloni. Faccio qualche esempio? Via Leonardo da Vinci: prima delle elezioni del 2007 si sono fatti in fretta e furia, ma non portati a termine, tanto le elezioni erano finite; via Fontana Chiusa, prima delle elezioni si sono messe le basi per l’impianto di illuminazione, oggi abbandonate al proprio destino, in attesa, magari delle prossime elezioni; la rotatoria tra circonvallazione Falcone e la Casilina – qui si rasenta il comico – era un’opera prevista nel PRG con una osservazione: si concedeva a un privato la possibilità di trasformare la zona industriale in commerciale e in cambio si riceveva l’elemosina della rotatoria, costo previsto se non sbaglio, 100.000 Euro. Una mancetta. Oggi, inserita nell’elenco delle opere pubbliche. Evidentemente sono troppo ottuso per capire questi passaggi; parcheggi in corso Garibaldi, prima delle elezioni mezzi in movimento, elezioni finite e con lei i lavori, non si sa quando potranno riprendere, magari in prossimità delle prossime elezioni, magari con Galli candidato sindaco e Scaccia vicesindaco, o forse torna anche Giordani. Chi lo sa? Tante ancora le storture, vi ricordo solo che tutte le opere pubbliche previste si trovano nella fase dello studio di fattibilità, cioè niente.

Punto 6. Approvazione del bilancio di previsione 2012. Il vero nodo di tutta la giornata. La relazione di Scaccia non ha soddisfatto nessuno, forse solo i gonzi. Di certo non l’opposizione che ha avuto da ridire su ogni passaggio. Giustificare il massacro sociale degli aumenti scriteriati senza neanche mettersi a ridere è roba da equilibristi del nulla. Ma ciò che mi ha fatto inorridire è stata la dichiarazione del sindaco, secondo cui, testuale: “I cittadini non pagheranno un bel nulla”. Giuro, ha detto così, tanto da spingermi a trascrivere la frase per non dimenticarmene. Fare questa dichiarazione è un azzardo da masochisti, vuol dire che cerca lo scontro a prescindere, altrimenti non si spiega. Forse né lui, né l’assessore al bilancio, né i supini consiglieri di maggioranza si sono resi conto di ciò che sta avvenendo al Pantano e a Fontana Marchetta. Glielo ricordo io: Dal 19 aprile il depuratore di Fontana Marchetta e del Pantano sono sotto sequestro, e il trasporto della vil cacca ci costa, ad oggi, circa 3 milioni di euro; per cui, voi, avete aumentato le tasse per recuperare dalle tasche dei cittadini, che non hanno responsabilità, la somma utile per coprire le spese di questo autentico disastro. Spero che ora capiscano.

Nel merito, bisogna ricordare a tutti che la tassazione imposta porterà al comune di Labico qualcosa come 3 milioni di euro, su un bilancio di competenza di circa 4.500.000/5.000.000. Allora se due più due fa quattro, non è difficile capire che il prossimo passaggio è il dissesto, oppure, come hanno lasciato intendere, “regalare” i nostri depuratori ad ACEA. Oltre il danno la beffa. Secondo voi, l’ACEA sta lì a fare affari o a regalare soldi ai cittadini di Labico? Dovrà coprire in qualche modo i debiti contratti? E chi saranno coloro che dovranno pagare? Ecco, tutta la vicenda sta qui. Inutile perdersi in chiacchiere. A novembre, con l’assestamento, dovranno venire fuori i debiti reali contratti perché nel bilancio di previsione i furbetti del quartierino ne hanno quantificati 1.600.000 Euro. Robetta!! Inoltre, sempre parole del revisore dei conti, la previsione di incassare 970.000 euro dall’IMU, “… è irrealistica”. E’ probabile quindi, che anche questa voce vada a farsi benedire.

Il debito di 3.000.000 di Euro del depuratore gridano vendetta, per cui, in sede di dichiarazione di voto, a nome del gruppo e dei cittadini che fanno parte del Comitato, ho annunciato un esposto alla Corte dei Conti. Lo abbiamo fatto perché crediamo che ci siano gli estremi per far pagare i responsabili e poi perché avevamo garantito che avremmo messo in campo tutte le possibili soluzioni, anche quelle della giustizia amministrativa. Siamo stati di parola e lo abbiamo dimostrato, forti anche del fatto che il comune di Labico, udite udite, “non è un comune virtuoso”, contrariamente alle chiacchiere di un vecchio sindaco di cui si sono perse le tracce. Da buon templare, evidentemente, sarà di sicuro alla ricerca del Sacro Graal in qualche desolata landa orientale.

Molto altro ci sarebbe da dire, mi riprometto di essere più esauriente nelle prossime occasioni. Ma prima di concludere mi sembra giusto ricordare a tutti il fallimento totale della raccolta differenziata che si sta dimostrando sempre di più una bufala: siamo l’unico comune al mondo in cui le spese per la raccolta differenziata crescono piuttosto che diminuire. Forse, il già delegato all’ambiente, già presidente del Consiglio Comunale, già candidato sindaco per tre giorni, già assessore in pectore per un paio d’ore, capogruppo tacente della maggioranza dovrebbe chiedere scusa a tutti, a partire da se stesso. O forse dovrebbe guardare meno al “circo” e più ai diritti dei cittadini. Ma questa è un’applicazione troppo grande per chi vive solo di sospetti, il più delle volte infondati.

Il bilancio in sé non era assolutamente emendabile, perché se si prevedono solo tasse e imposte è difficile modificarlo, va rifatto in toto. Un bilancio così non può essere di chi, come me, ha una visione totalmente diversa da quella di questa maggioranza, soprattutto perché ha un’idea nobile della Politica, e non ricerca spasmodica di espedienti per coprire responsabilità e complicità.

Malgrado il giudizio negativo, quindi, d’accordo con il gruppo ho presentato 8 emendamenti e tre ordini del giorno. Sul risultato del voto leggerete in un altro articolo, ma al momento dell’annuncio della presentazione con Scaccia è successo il finimondo. Secondo lui, scaduti i termini non avrei potuto presentare gli emendamenti. Avrebbe avuto ragione se la maggioranza fosse stata rispettosa di Statuto e Regolamento; considerato, invece, che l’amministrazione è inadempiente, non avendo ottemperato agli obblighi di legge, per me presentare gli emendamenti era cosa normalissima. C’è stato un inseguirsi di improperi da parte mia nei suoi confronti, lo stesso dicasi di lui. Alla fine, onde evitare di venire alle mani, ho trasformato gli emendamenti in ordine del giorno, costringendo comunque la maggioranza a sottoporsi al voto del Consiglio. Alla fine delle votazioni sono riuscito a spostare 32.550 Euro, dirottati verso la scuola, la cultura, sport e viabilità.

 

Non è stata una bella pagina quella di mercoledì, un’amministrazione insensibile ai bisogni dei cittadini non può essere una buona amministrazione. Se poi si aggiungono consiglieri di maggioranza che con la testa annuiscono alle ragioni dell’opposizione, trovando condivisibili le ragioni, e poi a testa china votano diversamente, la dice lunga sulla classe politica e morale che guida il nostro paese. Due esempi: Al voto sull’ordine del giorno sul taglio delle indennità del 20% di sindaco e assessori, la maggioranza va sotto perché in due si astengono. Al richiamo del sindaco, si ripete la votazione e uno dei due astenuti cambia posizione, votando con il resto della maggioranza. Risultato capovolto. Chi è il consigliere? Adriano Paoletti. Oppure, la dichiarazione del capogruppo di maggioranza, che chiedi di rateizzare eventualmente le cartelle esattoriali che inevitabilmente arriveranno ai cittadini, dimenticandosi che quando presentai l’emendamento in occasione della determinazione delle tariffe IMU, lo stesso ha votato contro. Chi è il capogruppo? Ma naturalmente il falso moralizzatore, Luciano Galli.

Qui termino, c’è poco da aggiungere. Se l’andazzo è questo sarà una consiliatura difficile per loro, perché non c’è nessuna possibilità di incontrarsi su nessuna proposta, arroccati come sono nel loro egoismo. Cercheremo di scardinare il castello di carta, intanto con il ricorso alla Corte dei Conti, affinché verifichi il bilancio comunale. Il resto verrà da sé, anche se c’è poco da fidarsi di questa classe politica. Noi continueremo a lavorare per far emergere le loro contraddizioni e le loro piccolezze politiche ed umane.

PS: ho riproposto i tre ordini del giorno sul depuratore. Malgrado le dichiarazioni lette sulla stampa e udite in Consiglio Comunale, la maggioranza ha votato contro, mentre Tulli si è astenuto. Vuol dire che continuano ad essere responsabili delle coperture politiche verso i responsabili. Uno degli ordini del giorno prevedeva uno sconto corposo su IMU, Tarsu, acqua e depurazione, che sarebbe bastato a coprire il prelievo imposto dall’amministrazione. Respinto, un unico voto favorevole, il mio.

Resoconto di un Consiglio Comunale acefalo e punitivo per i cittadini

Il Consiglio di venerdì ha messo a nudo la pochezza di questa maggioranza. Non un briciolo di idee o di attenzione nei confronti dei cittadini, neanche davanti alle proposte sensate. Nessuna capacità politica né amministrativa, ma tanta arroganza e improvvisazione.

Un consiglio convocato con due soli punti all’ordine del giorno – proroga della convenzione per la gestione del servizio di segreteria comunale e successiva convenzione per gli stessi servizi – a cui se n’è aggiunto un altro fuori tempo massimo, senza apparente giustificazione e molto alla chetichella, Regolamento e tariffe IMU. Assenti Adriano Paoletti, maggioranza, e Nello Tulli.

Prima della discussione dei tre punti all’ordine del giorno ho contestato il rifiuto del permesso per le riprese video, cosa ordinaria in altri contesti comunali, ma che a Labico incute un certo timore nelle fila della maggioranza. Addirittura per scongiurare le riprese hanno scomodato niente po’ po’ di meno che lo Statuto dei Lavoratori, dimenticandosi che il Consiglio Comunale è l’adunata pubblica per antonomasia e che gli eletti, se non altro per trasparenza, rispondono al popolo e che quando non rispondono al popolo fanno la fine della Regione Lazio.

Ho poi chiesto lumi sulla situazione scolastica a partire dalla classe aggiunta che rischiava di avere un orario ridotto; dell’intitolazione del plesso delle media al compianto Lino Marsili, già deliberato dagli organi competenti; dello spostamento delle due classi a modulo presso il plesso delle medie; dell’infinito cantiere nel plesso del primo ciclo (e qui abbiamo scoperto una chicca: non si sa quando finiranno i lavori perché la società che ha vinto l’appalto non è nelle condizioni di concluderli, per cui si sta pensando di revocare l’appalto e procedere oltre, con il rischio di vedersi annullata, eventualmente, tale procedura da parte della stessa società); ho lamentato ancora la mancata tinteggiatura delle strisce pedonali in paese e in prossimità delle scuole, la mancata vigilanza per gli alunni che terminano l’orario scolastico alle 14,10 e alle 16,00; ho comunicato che il COTRAL ha istituito la linea diretta verso le scuole superiori di Zagarolo, cosa che avrebbero dovuto fare da Labico e da Valmontone, ma che come al solito loro hanno subdolamente taciuto, non interessandosi minimamente, malgrado le firme raccolte dai genitori degli alunni che frequentano Zagarolo e la lettera protocollata il 25 novembre del 2011 e da me ispirata al Dirigente Scolastico che chiedeva un incontro per fissare, eventualmente, una conferenza dei servizi con il COTRAL. Ho messo in risalto il bisogno degli abitanti del quartiere di Colle Spina di dotarsi di un mercato settimanale, richiesta protocollata dal mese di luglio, su cui gravano i sonni della maggioranza, ubicando magari anche la nuova farmacia; ho chiesto che venga istituito il senso unico su via Santa Maria, in modo da destinare una parte della strada alla sosta e coprire le lacune della stessa maggioranza che ha speculato sul quartiere non facendo rispettare gli standard, chiedendo, inoltre, l’annullamento delle multe elevate già lo scorso anno a causa dei controlli sulla sosta effettuati dalla Polizia Municipale, probabilmente nulle per vizi di forma e per irregolarità della cartellonistica. Sempre per i nuovi quartieri ho lamentato l’insufficienza del servizio idrico, soprattutto nei giorni estivi e nella fine settimana. Ho chiesto maggiore trasparenza nella pubblicazione degli atti, vizietto duro a morire da parte di questa amministrazione; la modifica del Regolamento del Consiglio Comunale, inadeguato a causa della composizione nel numero dei consiglieri; l’insediamento delle Commissioni Consiliari; le risposte alle interrogazioni che giacciono piangenti in qualche cassetto impolverato del comune dal lontano mese di maggio. Ho informato, ancora, della minacciata denuncia civile da parte della SIL SCARL, la società che gestisce i depuratori, nei confronti miei e di Tullio Berlenghi, per l’opuscolo in cui mettevamo a nudo le vicende dell’intricata questione. E’ chiaro che i tentativi di intimidazione nei nostri confronti cadranno nel nulla e continueremo per la nostra strada, sicuri di stare dalla parte dei cittadini e dei loro interessi e non di quelli dei responsabili del danno gravissimo che altri hanno causato.

Risposte? Quasi niente, se non la solita menzognetta tanto cara ai poveri di idee “Tanto ci stavamo pensando prima noi e non c’è bisogno che ce lo dica tu”. Un classico nel mondo del cabaret!

Sui primi due punti all’ordine del giorno, abbiamo intanto contestato il vizio di forma, in quanto l’atto non recava i dovuti pareri tecnici e contabili, chiedendone il ritiro. Qui breve discussione con il Segretario che con la sua presa di posizione ha invaso la competenza esclusiva del Consiglio Comunale, facendogli notare che il suo ruolo non è politico ma tecnico. Naturalmente messa ai voti la proposta di ritiro, la maggioranza ha fatto valere la forza dei numeri ma non delle argomentazioni, cosa in cui difettano parecchio. D’altronde, come ebbe a dire un simpatico consigliere nella passata consigliatura “Noi siamo la maggioranza e famo come c…o se pare” (francesismi inclusi!). Nel merito, ho fatto notare che un segretario part time non serve al paese e che sarebbe opportuna la sua presenza quotidiana, in considerazione dell’esiguo numero di dipendenti e della mole di lavoro in un comune di 6400 abitanti, contestando anche la durata della collaborazione, due anni. Inoltre, con la convenzione associata del servizio con il comune di Piglio, la classe di merito passa dalla III alla II, con un aggravio maggiore per le casse del comune, penalizzate dalla scriteriata vicenda dei depuratori. Qui è nato una sorta di comica tra me, interessato a conoscere la cifra esatta del compenso non indicata nella proposta di delibera, e il Segretario che ha rifiutato di dichiararla, trincerandosi dietro la presunta violazione della privacy, nascondino preferito dei senza argomenti. Ricordo che per legge dello Stato è d’obbligo rendere pubblici i compensi dei contratti di collaborazione. Per tranquillizzarlo, ho dichiarato il mio stipendio mensile da docente, inclusa la tredicesima. Messo ai voti il punto mi sono astenuto, facendo verbalizzare la contestazione della legittimità dell’atto.

Regolamento e Aliquote IMU. D’accordo con il resto del gruppo di Legalità e Trasparenza, ho contestato l’aggiunta di tale punto tra gli argomenti di discussione, invitando il sindaco a ritirarlo e portarlo in Commissione per avere i chiarimenti tecnici dovuti, avendo avuto la copia del testo solo il giorno prima, ma anche per la ricaduta che tale provvedimento avrebbe avuto sui cittadini. Inoltre, l’assenza dell’altro consigliere di minoranza escludeva dalla discussione una parte importante della popolazione labicana. Messa ai voti la proposta, è stata bocciata senza una parola. Ho annunciato che, se il costituendo comitato sarà d’accordo, faremo ricorso al TAR, perché siamo convinti che ci siano i presupposti di legge per l’annullamento dell’atto.

Le aliquote da loro proposte gridano vendetta, 5,8 sull’abitazione principale (su un massimo di 6), e 10,5 sulla seconda casa (su un massimo di 10,6). E’ chiaro che l’intento è esclusivamente quello di fare cassa per la vicenda depuratore, infatti non hanno saputo spiegare i motivi di tale scelta. C’erano sufficienti criteri per calcolare le tariffe senza intaccare il totale previsto. Primo fra questi c’era il Fondo Speciale di Riequilibrio, a cui avremmo potuto attingere qualora non avessimo raggiunto gli obiettivi di cassa previsti. Ma loro, nella loro pochezza di assessore al Bilancio e di Sindaco – ometto tutti gli altri per pietà – ignoravano tutto questo, perché non interessati a conoscere a fondo il meccanismo di calcolo. Ora noi ci troviamo nella triste condizione in cui l’aggravio maggiore dei labicani andrà a gonfiare il Fondo Speciale a vantaggio di altri comuni che hanno preferito tenere le aliquote basse per non penalizzare i propri cittadini.

Nello specifico, c’erano tante cose dubbie, che avremmo potuto stanare in una riunione convocata ad hoc, come ad esempio gli abusi edilizi, il controllo della data di ultimazione dei lavori edilizi, la mancata emissione dei certificati di agibilità, il costo dei terreni agricoli, la tabella dei costi dei terreni passati edificabili, e tanto altro.

Statene certi che il salasso previsto costringerà a vendere molti di coloro il cui terreno nel PRG adottato è stato trasformato in edificabile, vendendo, magari, sempre ai soliti furbetti del quartierino. Insomma, un bel esproprio proletario in piena regola da parte di coloro che si definiscono i cultori della proprietà privata. Una vergogna in puro stile maneggione.

Alla fine della discussione ho presentato cinque emendamenti, con l’intento di venire incontro ai cittadini e alle fasce deboli. Ad esempio, ho chiesto che le aliquote per la prima casa fossero fissate al 4, la stessa valida per il calcolo della prima rata. Respinto. L’aliquota sulla seconda casa fosse calcolata sul 9,6, invece che sul 10,6. Respinto. Che le famiglie con un invalido al 100% e con una certificazione ISEE inferiore ai 25.000 Euro, potessero mantenere il minimo previsto dalle tabelle ministeriali applicate. Respinto. Che fosse prevista la rateizzazione del pagamento per i soggetti in situazioni di particolare disagio economico-sociale, almeno per la parte di competenza del comune. Respinto. Che la riscossione coatta, non fosse affidata in nessun caso ad altri soggetti se non al Comune stesso; ad esempio, che non sia Equitalia a riscuotere i mancati pagamenti. Respinto.

Sordi e muti alle giuste rivendicazioni, ma attenti ai privilegi di casta: telefonini, segretaria del sindaco (non si sa a che titolo!!), indennità piene, arredamenti nuovi, ecc. Noi invece non solo spennati ma anche gabbati, visto che i nostri soldini andranno a pagare i danni del depuratori causati da altri e magari anche ad incrementare il Fondo Speciale di Riequilibri.

Le promesse elettorali sono finite e la festa è terminata da un pezzo. Le parole se le porta via il vento, anche quelle scritte, le stesse che ha usato Galli per ingannare gli elettori, promettendo il mantenimento delle stesse aliquote e – parole pronunciate il giorno dell’insediamento, basta leggere il resoconto stenografico del Consiglio del 26 maggio 2012 – tutelando la prima casa, … contenendo al minimo l’aliquota IMU.” Belle parole, valide per gli ingenui e per gli ipocriti. Chissà cosa penserà quello striminzito 37% di elettori che lo ha votato! Avrei voglia di ascoltare le loro parole a dicembre, alla scadenza della seconda rata del pagamento dell’IMU, che comprenderà anche il conguaglio della vecchia rata, a cui è stata già sommata la rivalutazione catastale degli immobili. Quanti saranno coloro che pagheranno anche più di 1.000 Euro? E se sono in difficoltà, non potendo usufruire della rateizzazione, che fanno? Si faranno prestare i soldi da Galli e da Scaccia? E se magari in famiglia hanno anche un portatore d’handicap? Potranno sempre vendere il lotto di terreno reso edificabile dal nuovo PRG per amicizia, tanto il salasso arriverà anche per quello. Mi sa che ci penserà Equitalia a ristabilire le distanze.

Noi ce l’abbiamo messa tutta, da solo a fronteggiare questa maggioranza supina al grande capo, incluso il falso moralizzatore che fa battute fuori luogo, ma sempre pronto ad abbassare il capo e rimettersi alla volontà del gran padrone, e un assessore al bilancio borioso e per nulla preparato. Questa volta, però, è venuto in consiglio con il librone, forse mi voleva dimostrare di aver studiato. Peccato che difetti in chiarezza. Il ragazzo si impegna, ma non è capace. Voto 2, meglio fargli ripetere l’anno, visto che i suoi stessi elettori gli hanno attribuito poco più di 170 voti. Evidentemente non si fidavano neanche loro.

I tartassati

A breve il resoconto del Consiglio Comunale.

Vi anticipo, intanto, che è andata a finire come noi pensavamo e come abbiamo cercato di contrastare. Hanno portato in Consiglio un’aliquota, cioè il massimo previsto per la prima casa, lo 0,6 per cento, ma durante la discussione, improvvisando, l’hanno abbassata lì per lì alllo 0,58, al solo scopo di non votare il nostro emendamento che chiedeva di mantenere l’aliquota base dello 0,4 per cento.

Hanno lasciato immutata la tariffa sulla seconda casa da loro proposta al 10,5 per mille, su un massimo di 10,6, bocciando la nostra che l’avrebbe abbassata allo 0,96.

Hanno respinto senza vergogna il nostro emendamento a vantaggio dei portatori d’handicap o delle famiglie che hanno famigliari con handicap, in cui si chiedeva il mantenimento dell’aliquota al 0,40 per cento, e il requisito di non più di 15.000 Euro di ISEE.

Per chiudere in bellezza, hanno respinto un altro nostro emendamento che chiedeva, per chi si trova in difficoltà momentanea ad onorare il pagamento dell’imposta, di rateizzare eventualmente la parte di riscossione di competenza del comune.

E’ andata così, con momenti di pura sordità e tentativi di irritare il sottoscritto che cercava di chiarire le ragioni delle argomentazioni e degli emendamenti. Di sicuro, gli emendamenti che abbiamo presentato non erano di ostruzionismo ma di buon senso e andavano in difesa dei cittadini e di coloro che oltre a soffrire le difficoltà economiche, hanno in famiglia altri punti di debolezza. Si sono dimostrati più sordi del solito e più incapaci di sempre, con il vano tentativo di mandarla in rissa, soprattutto da parte di Scaccia che non perde occasione di essere irritante e provocatore, trascinando l’interlocutore, in questo caso me stesso, alla rissa e al turpiloquio.

Con l’approvazione delle aliquote IMU e del regolamento hanno dimostrato per l’ennesima volta, qualora ce ne fosse bisogno, che il loro intento è quello di fare cassa per coprire il buco che hanno creato con il sequestro dei depuratori, mantenendo però i loro privilegi, a partire dalla segretaria del sindaco, che continua a stare in comune senza averne titolo né diritto – malgrado sia depositata da lungo tempo una nostra interrogazione che chiede lumi sulla sua presenza – con il rischio che venga violata la privacy dei cittadini.

Galli Alfredo, Scaccia Giorgio, Ricci Nadia, Ulsi Mirco, Galli Luciano, Paoletti Adriano (oggi assente): questa maggioranza non ha a cuore i bisogni dei cittadini e le promesse elettorali si sono sciolte come neve al sole.

La battaglia in Consiglio Comunale l’ho condotta, purtroppo, da solo, perché l’altra parte di minoranza era assente. Con il resto del gruppo di LEGALITA’ e TRASPARENZA, invece, abbiamo concordato la linea da seguire e il comportamento da tenere. Continueremo a batterci per i cittadini TUTTI senza esclusione alcuna, dimostrando ancora una volta che i diritti per cui ci battiamo non hanno colore o appartenenza di schieramento.

E’ nostra intenzione non fermarci e usare tutti gli strumenti legali per fermare questa deriva al massacro sociale dei nostri diritti. Già da venerdì 28 settembre 2012, alle ore 18.00, decideremo come proseguire la battaglia sul sequestro dei depuratori e fermare la rovina sociale rappresentata dall’innalzamento delle aliquote IMU al solo scopo di fare cassa e fronteggiare l’emergenza depuratori. In quella data, infatti, costituiremo il Comitato per la Difesa dei Cittadini che avrà il compito di armonizzare tutte le iniziative che si renderanno utili per raggiungere l’obiettivo che ci siamo dato.

Fate sentire la vostra/nostra voce e avanti fino alla vittoria finale. Labico ha bisogno d’altro e non di questi improvvisatori, arroganti e impreparati, che mirano ai privilegi e calpestano o diritti.

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