RESOCONTO CONSIGLIO COMUNALE 17 maggio 2013
Il Consiglio comunale di venerdì 17 maggio non è stato di routine, c’era da approvare il rendiconto del bilancio 2012, indispensabile per la preparazione del bilancio di previsione 2013.
Come sempre avviene, c’è stato un misto di approssimazione e di impreparazione da parte dei consiglieri di maggioranza, che come abitudine ignorano le delibere da approvare, ma che come sempre alla richiesta di voto non obiettano e non trovano parole. Eppure, l’opposizione non si limita ad “opporsi”, ma in virtù del bene collettivo, fa anche proposte che meriterebbero maggiore attenzione e valorizzazione. Peccato che gli interlocutori abbiano altri obiettivi.
Meglio andare per ordine
Punto 1: Approvazione verbali
Sul verbale del 27 dicembre, equilibri di bilancio, ho votato contro, ed è la prima volta che lo faccio, non per il contenuto, ma perché trovo assurdo votare delibere conclusive di atti amministrativi prima di mettere ai voti le delibere passate, la cui scadenza temporale era precedente di due mesi. Significa che abbiamo votato, anzi hanno votato, prima gli equilibri, che in ordine temporale è il penultimo atto delle delibere di bilancio, senza aver votato prima le delibere di previsione del bilancio, che è il primo atto. Il voto aveva anche valore di protesta perché succede spesso che la pubblicazione sul sito del comune di atti importanti non segue l’ordine cronologico ma la discrezionalità del momento. Votazione: 6 a favore, la maggioranza; un voto di astensione, Tulli; uno contrario, il mio. Le altre delibere sono state votate all’unanimità.
Punto 2: Rendiconto Bilancio 2012
Inutile giraci intorno, l’intero dibattito è stato incentrato sulla vicenda del depuratore. E’ chiaro che dalle parti della maggioranza c’è stata la difesa d’ufficio, da parte nostra pressioni per saperne di più. Su questo non ci può essere confronto, la maggioranza lo sa e deve assumersene le responsabilità, politiche ed amministrative, senza scaricare interamente sul solito Giordani la responsabilità per l’intera vicenda. Non può essere lui la foglia di fico di ogni inadempienza. Intanto perché ad amministrare c’erano sempre loro e poi perché c’è stata una dormita generale, con parti mantenute oscure per troppo tempo, che hanno fatto circolare le peggiori amenità. Ancora oggi non è chiaro come ne usciremo da questa vicenda e la maggioranza anziché scoprire le carte continua a tenerle segrete. Eravamo tutti convinti, dopo l’euforia per il dissequestro, che sarebbero venuti in Consiglio a darci la soluzione. Invece, oltre le solite nebulose parole, niente, ma un generico mea culpa da parte dell’assessore Scaccia.
Nel merito, ho ribadito ancora una volta che l’intera vicenda non mi piace per le ragioni note: malgrado il segreto di pulcinella e degli atti che ribadivano i debiti accumulati, non c’è mai stato il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Un fatto secondo me gravissimo. Già da mesi veniva indicata la condizione debitoria del nostro comune. Addirittura i capi area, pur dichiarando che nel 2012 non c’era condizione debitoria, affermano, a margine, che ci sono debiti per circa 4 milioni. Non è anomalia questa? Lo stesso ha fatto il revisore dei conti in ben tre occasioni, lo stesso ha fatto la giunta approvando una delibera a dicembre. Lo stesso ha fatto il dott. Galluccio con una lettera al sindaco. Perché allora non mettere in cantiere il riconoscimento? Potrebbe essere che, al di là delle generiche parole, brancolano ancora nel buio pesto. Ho reso pubblica l’intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti in linea con le posizioni fin qui assunte da me e dal gruppo, già dal primo giorno dell’accaduto. Mi auguro che serva a diradare la nebbia che circonda l’intera vicenda e che i danni eventuali non ricadano sulle spalle dei cittadini. Ricordo al sindaco che nel consiglio comunale del 24 ottobre 2012, sollecitato da una mia domanda, dichiarò, testuale, “I cittadini non pagheranno un bel niente”. Mi fermo qui e mi aspetto che alle parole seguano i fatti. Esito della votazione: Favorevoli 6 (la maggioranza), contrari 1 (io), non partecipazione al voto Tulli.
Punto 3: Convenzione segreteria comunale
Punto tecnico, poca discussione, più che altro una sorta di benvenuto al nuovo segretario comunale, dott.ssa Paola Nicoletti. La convenzione interesserà Labico, comune capo convenzione, e i comuni di Cerreto Laziale e Agosta. Sarà presso i nostri uffici per quattro volte la settimana da concordare con gli altri comuni. Auguriamo alla dott.ssa un Nicoletti buon lavoro. Votazione all’unanimità.
Punto 4: Approvazione delle modalità di pagamento della TARES e rate di versamento
Anche questo un punto tecnico: compito dell’amministrazione è la deliberazione dello scadenziario. La maggioranza proponeva tre rate, con scadenza 31 luglio e 30 settembre, d’importo pari al 35% del tributo, e terza rata più conguaglio il 31 dicembre. Ho fatto notare che il peso dell’imposizione fiscale rischia di affossare le famiglie per cui nell’ambito della discussione ho proposto che l’imposta fosse dilazionata su quattro rate del 25%, in modo da avere un carico minore alla scadenza e dare una boccata d’ossigeno alle famiglie sempre più spremute sia dagli enti locali che dal governo. Per fortuna, a differenza delle altre volte, non si sono chiusi a ricci e hanno accolto la mia proposta, fatta poi propria dall’intero consiglio comunale. La modifica è passata ll’unanimità.
Piccola nota a margine: alla luce dell’approvazione all’unanimità è facile capire che l’opposizione fa proposte sensate e non ha paura di assumersi le responsabilità di miglioramento degli atti. Mi auguro che questo precedente serva alla maggioranza ad avere una posizione meno arroccata e guardare all’opposizione non come nemico da abbattere, ma come portatori degli interessi dell’intera cittadinanza. Come gruppi di minoranza rivendichiamo la dignità del nostro ruolo e il rispetto che si deve al restante 60% e più di popolazione che ha deciso di fare una scelta diversa da quella di votare la maggioranza.
Punto 5: Commissione albi giudici popolari presso la Corte d’Assise
Altro punto tecnico previsto dalla legge. Questa commissione è un atto dovuto su cui non c’è stata discussione. Per completezza dell’informazione, la commissione è composta da tre membri, due di maggioranza, Galli e Ricci, uno di opposizione, Spezzano. Votato all’unanimità.
Punto 6: Istituzione mercato contadino
Una buona notizia per i labicani: su sollecitazione del presidente del mercato contadino di Zagarolo e del titolare dei I Cerchi abbiamo istituito il mercato contadino anche a Labico. L’iter è stato un po’ lungo, anche per qualche dimenticanza della maggioranza e del consigliere che avrebbe dovuto curarne gli aspetti legali e amministrativi. Infatti, gli atti erano stati depositati in comune già da qualche mese, ma nessuno si era preso la briga di metterli a disposizione dei consiglieri o di affrontarli. Dopo un mio contatto privato con i proponenti ho avuto copia degli atti depositati. In ambito di discussione ho avuto conferma che quasi nessuno dei consiglieri di maggioranza era informato, se non su generiche indicazioni di routine. Al di là della polemica, informo che c’è stato un ulteriore miglioramento del disciplinare, prevedendo una linea preferenziale per i coltivatori labicani, in modo da usufruire del mercato non solo come acquirenti ma anche come venditori stagionali, dando la possibilità, a chi ha titolo, di avere un banco per mettere in vendita i propri prodotti, come ad esempio le nocciole, le castagne, i piselli labicani, ecc. E’ un modo per dare dignità all’agricoltura, favorire i prodotti a chilometri zero ed eventualmente prevedere un piccolo incremento delle entrate per le famiglie. Sicuramente è un’iniziativa positiva a cui l’opposizione ha dato un contributo determinante e di qualità e tutela dei produttori locali. Finalmente si potranno avere prodotti agricoli non provenienti dalle industrie o dalla grande distribuzione, effettuando il trasferimento dal produttore al consumatore. L’atto è stato votato all’unanimità.
Piccola nota integrativa: approfittando del mercato contadino, ho presentato un ordine del giorno per istituire il mercato rionale anche a Colle Spina, desiderio espresso già da tempo da un gruppo di cittadini, che si era impegnato a sollecitare il sindaco, accompagnando la richiesta con una raccolta firme. Qualcuno, come sempre avviene quando l’opposizione propone, ha insinuato il dubbio che c’era un intento speculativo della mia proposta. Chi mi conosce sa bene che il mio agire politico è alla luce del sole e se la maggioranza dorme di certo non è colpa mia, ma di chi avrebbe dovuto dare seguito alla richiesta e non l’ha fatto. Si vede che noi ci battiamo per tutti i labicani, inclusi gli abitanti di Colle Spina e non solo in periodo elettorale, moda consueta dalle parti della maggioranza. Noi lo facciamo con i fatti, altri con le parole, e non sempre sono quelle giuste. Mi aspetto che il sindaco e la giunta facciano il resto, per quanto mi riguarda controllerò affinché tutto venga fatto per il bene di Colle Spina e senza “padri putativi”. L’ordine del giorno è stato fatto poi proprio dall’intero consiglio comunale. Votato all’unanimità.
Punto 7: Convenzione asilo nido Fantasylandia
Punto molto controverso e, per quanto mi riguarda, mai con il mio consenso, almeno così come è concepito. Premessa doverosa. Ogni volta che è stata presentata questa delibera abbiamo sempre avuto forti divergenze, non per la finalità, quanto per il modo e i termini della questione. Il punto come sempre non era a conoscenza dei consiglieri di maggioranza e credo neanche dell’assessore all’istruzione, visto che brancolava nel buio. Ho avuto l’impressione che fossi l’unico ad aver letto e studiato gli atti. 1) Da subito mi è parso strano che il titolare dell’asilo nido chiedesse una convenzione annuale e l’amministrazione magnanimamente concedesse un biennale. A domanda sul perché di tale generosità nessuna risposta. 2) Il contributo non viene versato alle famiglie bisognose ma alla struttura, così come recita l’art. 4 della convenzione. 3) Non si tratta di una proroga, come hanno cercato di sostenere, ma di un rinnovo. 4) Vengono riservati 15 posti al comune su un totale di 27. Qual è l’anomalia? Che l’asilo nido lo finanziamo noi, visto che la maggioranza dei bambini li facciamo scrivere noi. Non sarebbe più semplice da parte dell’amministrazione realizzare un asilo nido e poi darlo in gestione? Così tuteliamo tutti e non solo alcuni? 5) Il comune in questi anni non ha mai partecipato ai bandi regionali per il finanziamento degli asili nido. In soldoni significa che l’amministrazione comunale alza bandiera bianca a favore di un privato, facendo venire meno la funzione sociale del comune stesso che deve garantire il servizio, favorendo le giovani coppie e le mamme lavoratrici, oltre all’inserimento in una struttura pubblica dei bambini in età di prescolarizzazione. 6) Il gioco ci costa ben 25.300 Euro in due anni e vi giuro che sono tantissimi, a maggior ragione in questa fase di disastro economico in cui si trova il nostro comune. 7) Fatte le dovute proporzione: se 15 bambini avranno un contributo di 25.300 euro per due anni, per pareggiare i conti, quanto dovranno avere gli altri 700 e passa bambini che frequentano le scuole dell’obbligo? Questo calcolo lo lascio fare a voi. A me si è rotta la calcolatrice.
Ho provato ad argomentare il mio voto contrario alla delibera, ma la maggioranza era allineata e coperta, pur non avendo nessuno di loro letto la proposta di deliberazione, forse perché percepiscono lo studio degli atti un’operazione superflua e inutile, oltre che una perdita di tempo. Mi dispiace, ma non posso dare il mio assenso a tale iniziativa per le ragioni espresse in precedenza. Nulla contro la struttura e la proprietà, ma trovo giusto che chi ne ha diritto riceva il contributo indipendentemente dal luogo di iscrizione. In questo modo vengono eliminati coloro che a qualsiasi titolo ne hanno diritto ma vengono esclusi. Perché, ad esempio, si escludono coloro che svolgono attività lavorativa fuori dal nostro comune e che magari trovano più conveniente iscrivere i figli vicino al posto di lavoro invece che presso questa struttura convenzionata? Questo è veramente grave. Ho avuto modo di dirlo nel passato e non cambio opinione: non ci possono essere figli e figliastri, io sono per l’estensione dei diritti e non per l’esclusione, non si può favorire solo una minoranza. Perché escluderli? Votazione: maggioranza favorevole, io contrario, Tulli astenuto.
Finisce così il consiglio comunale, cinque ore e un quarto di discussione, in alcuni casi positiva, in altri molto negativa. Capisco fare parte della maggioranza, ma cadere sempre dalle nuvole perché non si conoscono gli atti è grave. Lo è ancora di più quando l’opposizione porta le sue argomentazioni e dalla parte della maggioranza, alternativamente, i consiglieri annuiscono per poi votare supini le decisioni prese da pochi. E’ una brutta cosa. Ho l’impressione che ci sia un uomo solo al comando e che gli altri vengano usati alla bisogna, ma senza lasciare traccia del loro passaggio. Peccato, il paese ha tanti problemi e qualche voce critica non guasterebbe, ma sembra che vada tutto molto bene. Evidentemente non conoscono il paese e le problematiche che l’assillano.
PS: Ho provato a sintetizzare un Consiglio Comunale abbastanza lungo, cinque ore e un quarto. Chiedo scusa se non ci sono riuscito in un paio di paginette, ma è difficile ridurre una così lunga discussione in poche battute. Vuol dire che la prossima volta verrete a sentire con le vostre orecchie. Un abbraccio a tutte/i.