Maurizio Spezzano

Dalla parte del torto in mancanza di un altro posto in cui mettersi

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Si parte

COMUNICATO DELLE LISTE

CAMBIARE E VIVERE LABICO

LEGALITA’ e TRASPARENZA

Nella convinzione che vi siano un largo spazio e molteplici opportunità per perseguire l’obiettivo di una rinascita morale, sociale, culturale, economica e urbanistica di Labico, i gruppi di Cambiare e Vivere Labico e di Legalità e Trasparenza intendono avviare un percorso comune in vista del prossimo rinnovo degli organi comunali, dando vita ad un nuovo soggetto il cui nome e il cui programma saranno deliberati nel corso di una prossima Assemblea.

Le cifre fondanti di questo progetto dovranno essere :

  • La centralità dei cittadini rispetto a ogni altro interesse
  • La collegialità dell’azione politico-amministrativa
  • L’uso armonico e non di parte delle istituzioni comunali
  • Lo sviluppo sostenibile del sistema paese
  • Un programma semplice ma intenso, attuabile nel breve/medio termine.

Alla costruzione di questo progetto sono chiamati tutti i cittadini senza preclusioni e indipendentemente dalla loro appartenenza politica per realizzare quel cambiamento che la società labicana richiede ormai da molto tempo e che si rende oltremodo necessario in virtù della crescita disordinata di questi ultimi venti anni che ha fatto perdere la coscienza collettiva di essere una unica comunità.

Una vera e propria rinascita per una comunità che vuole essere tale passa necessariamente per il rinnovamento della classe dirigente non solo a livello generazionale ma anche e soprattutto a livello di qualità del metodo di lavoro amministrativo : l’ente locale non è proprietà di pochi e/o di alcuni. Appartiene alla comunità di cui costituisce la massima espressione visibile.

In questo senso siamo a proporre la candidatura a Sindaco di Danilo Giovannoli in un quadro di profonda condivisione come sostanza di sintesi di aspirazioni, progetti e intendimenti comuni. Intorno ad essa e intorno alle candidature che insieme sceglieremo a suo sostegno chiamiamo a raccolta i cittadini.

Approfittando di questa occasione, auguriamo a tutti i cittadini un sereno Natale e un Nuovo Anno di felicità e concordia. AUGURI.

Il sindaco scappa

Non è mai successo che un sindaco rifiuti di confrontarsi nelle sedi deputate, nel nostro caso parliamo del Consiglio Comunale. Eppure è così: il sindaco di Labico, Alfredo Galli, ha paura del confronto e con artificiosi contorcimenti linguistici, senza il supporto di nessuna norma, non convoca il Consiglio Comunale come legittimamente chiesto dai consiglieri di opposizione il 25 gennaio 2016. Non solo, a dare forza alla richiesta ci avevano pensato i cittadini con ben 1506 firme, depositate il 9 febbraio 2016, che chiedevano l’annullamento del procedimento e l’avvio della discussione in Consiglio Comunale.

Il sindaco – con il suo comportamento e contraddicendo il dettato legislativo che regolamenta la vita politica dei comuni – fa venire meno il suo ruolo di garante della legalità e dei diritti dei cittadini. Secondo noi, la fuga dal confronto non annulla il problema, semmai lo aggrava sempre di più; infatti, in altri comuni e davanti a problemi ancor più gravi i sindaci si sono comportati in ben altro modo. Evidentemente, Alfredo Galli ignora la prassi che vuole sempre il Consiglio Comunale al centro della vita politica di un comune. Nessun sindaco è mai sfuggito alla sue responsabilità di fronte ai cittadini, indubbiamente quello di Labico ha una visione distorta del significato di democrazia. Fuggire e non sostenere il confronto la dice lunga sulla sua capacità politica.

Ha ragione Tullio Berlenghi: questo sindaco ha perso la serenità, per cui, non essendo più nelle condizioni di poter garantire la governabilità e il libero confronto delle idee, sarebbe opportuno che rassegnasse le dimissioni, ne va del bene del nostro paese. Sarebbe il modo giusto per riportare serenità e dare una guida autorevole al nostro comune.

manifesto sindaco

Bretella CISTERNA – VALMONTONE, vogliamo parlarne?

140222 no bretellaE’ un’opera veramente importante e strategica per il territorio come alcuni sostengono?

E’ necessario realizzare un’opera dai costi esorbitanti soprattutto in un periodo di crisi come l’attuale?

Quali conseguenze determina sul territorio e sulla qualità della vita?

Ci sono possibilità alternative o è indispensabile procedere con un’ulteriore colata di cemento?

Queste e altre saranno le domande a cui risponderanno i nostri interlocutori. Come lista civica e forza politica a servizio dei cittadini, intendiamo informare su quanto sta succedendo, in silenzio, in merito alla realizzazione della bretella Cisterna – Valmontone, opera che sventrerà parte del nostro territorio trasformando radicalmente l’unico polmone verde di Labico.

Metteremo a confronto tesi diverse. Proveremo a dire la nostra su quest’opera controversa e sulle ricadute che avrà sul territorio labicano e su tutti gli altri interessati dall’attraversamento di questa arteria. Abbiamo invitato i vari comitati e i portavoce che illustreranno dettagliatamente i costi e le conseguenze sulla qualità della vita.
Vi aspettiamo e chiediamo a tutti di fare opera di controinformazione, condividendo sulle bacheche l’evento e invitando tutti alla partecipazione. E’ previsto un banchetto con materiale informativo.
Si vince se si è uniti, si perde quando prevalgono gli egoismi.

Lista Civica – LEGALITA’ e TRASPARENZA, Labico

E io pago!!!!!

140113 tasse dimissioniL’anno nuovo non inizia nel migliore dei modi per i labicani. Come se non bastasse l’eccessiva tassazione del governo centrale – quel grande pasticcio targato PD e soci – a Labico si è aggiunta quella dell’amministrazione Galli-Scaccia, altrettanto grande pasticcio. Questi signori, nel tentativo di salvare se stessi, hanno ben pensato di far pagare la loro incapacità amministrativa ai cittadini imponendo un carico fiscale che ha pochi uguali in Italia.

Non contenti dei quattro milioni e passa di danno derivante dalla vicenda del depuratore, hanno aggiunto un ulteriore milioncino “allegro” portando il totale a più di cinque milioni di debito fuori bilancio, trascinando le finanze locali al collasso. Ora si accingono, alle spalle di tutti noi, a voler gestire il futuro predissesto con la stessa disinvoltura con la quale hanno affossato il paese. Il progetto finanziario di rientro dal debito che “lorsignori” dovrebbero presentare nei prossimi giorni significherà la paralisi amministrativa per i prossimi 10 anni del nostro paese, costringendo i cittadini ad ulteriori sacrifici, tassazione al massimo e immobilismo amministrativo, ben sapendo che non saranno in grado di cambiare neanche una lampadina fulminata.

Secondo noi devono andarsene, dimettersi, sparire dalle stanze del comune e passare mano a chi ha idee e forza per cambiare e combattere i privilegi di questa casta stracciona. Il loro continuo perpetuarsi come personaggi politici ha ridotto la politica ad una barzelletta, in cui a ridere non è il pubblico ma loro stessi alle nostre spalle. E io pago!!!!!

QUESTA MAGGIORANZA: BILANCIO DI UN ANNO FALLIMENTARE

E’ trascorso un anno dalle elezioni e questo sindaco, la sua giunta e la sua maggioranza si sono distinti solo per aver vessato i cittadini aumentando l’aumentabile. C’è stato un aumento generalizzato di ogni servizio: la TARSU, l’acqua, la depurazione, il buono pasto, lo scuolabus. Per non parlate dell’IMU, vergogna nazionale di questa maggioranza. In guaio è che la qualità è rimasta sempre la stessa, anzi, in qualche caso è addirittura peggiorata, basti pensare al depuratore a cui si sono aggiunti ben 4 milioni di euro da saldare. Malgrado ciò e con faccia tosta fanno finta di niente, continuano a comportarsi come se tutto fosse normale. In un paese normale certa gente non verrebbe impiegata neanche nella conta dei piccioni a piazza San Marco!. Nel silenzio più assordante hanno continuato a dettare legge come se tutto fosse consueto. Eppure, al di là del massacro sociale a cui hanno sottoposto l’intero paese, qualcosa è successo nella macchina amministrativa: in meno di un anno sono stati alternati ben tre segretari comunali e tre responsabili dell’ufficio tecnico. Evidentemente qualcosa non quadrava, o meglio, non tutto seguiva il consueto corso voluto. Soprattutto sono stati allontanati l’arch. Simoncini e il segretario Galluccio che non mi sono parsi particolarmente inclini a muoversi su sollecitazione! Qualità, l’onestà, che ad un mediocre nuoce gravemente alla salute! Soprattutto l’arch. Simoncini si è trovata con una mole di lavoro tale da restare basiti, frutto avvelenato di precedenti dirigenze e indirizzi amministrativi. L’architetto si stava impegnando per portare a termine inadempienze della passata dirigenza, legate al grande imbroglio dell’urbanistica labicana. Così come il dott. Galluccio che aveva segnalato l’anomalia amministrativa legata al depuratore.

Noi come opposizione abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo continuato a presentare interrogazioni, mozioni, a scrivere al sindaco, a rivendicare diritti, a chiedere applicazioni di norme, a fare luce su interi settori bui di questa amministrazione. Soprattutto abbiamo chiesto l’applicazione di quello Statuto Comunale, massima espressione di democrazia interna ad un comune, ma calpestato e vilipeso da questa maggioranza.

Dal primo giorno di insediamento abbiamo chiesto che fossero istituite le commissioni permanenti, primo atto di una corretta amministrazione, luogo di confronto e discussione prima del passaggio in aula dei vari provvedimenti. Niente. Sordi più che mai, anzi più che sordi sfrontati. Addirittura, nel mese di novembre siamo venuti a conoscenza, per puro caso, delle dimissioni dell’assessore Ulsi e del contestuale passaggio della delega all’Urbanistica nelle mani dello stesso sindaco, sommando la delega ai lavori pubblici, nell’indifferenza di tutti gli organi politico-amministrativo del comune. Atteggiamento sprezzante verso tutti i cittadini, soprattutto verso il 60% rappresentato dalle opposizioni. E’ stato l’ennesimo atto di forza di una maggioranza minoritaria in paese, un comportamento assolutista per chi rappresenta poco più del 37%, ma che in verità è sintomo di debolezza. Non si sono ancora resi conto che questa classe politica verrà spazzata via dall’indignazione popolare, dalla rabbia che monta ogni giorno di più, a causa dello svilimento che qualcuno, minoritario, dimostra per il vivere civile.

Per provare a dargli la sveglia ho inviato ben due missive al Prefetto di Roma, segnalando inadempienze e ritardi nei procedimenti amministrativi; ho prodotto esposti alla Corte dei Conti sulla vicenda del depuratore, chiedendo luce sui fatti e sui danni erariali; ho inviato lettere al sindaco su questioni varie a cui non è mai seguita una risposta; ho continuato a segnalare abusi edilizi e abusi in genere nel silenzio tombale di chi avrebbe dovuto rispondermi e non lo ha mai fatto.

Rispondendomi forse avrebbe dovuto darmi conto delle troppe promesse elettorali non mantenute, dell’aumento delle imposte locali che stanno costringendo le famiglie a rinunciare ai più elementari bisogni per far fronte al pagamento delle rate, della mancata conclusione delle lottizzazioni scadute da anni e mai concluse. Avrebbe dovuto spiegare ai cittadini di Colle Spina il mancato superamento della convenzione consortile e contestuale scioglimento del consorzio – altro problema da affrontare nel più breve tempo possibile – e dei contestuali problemi urbanistici, dell’ubicazione della farmacia, del ripristino della navetta soppressa e mai riattivata. Forse, avrebbe dovuto dare risposte ai genitori dei bambini sul problema scolastico e dell’inadeguatezza delle strutture che anche quest’anno si presenta puntualmente nell’indifferenza di questa scalcagnata maggioranza, della vigilanza all’uscita da scuola dei ragazzi delle medie, dei lavori infiniti ed eterni nel plesso delle elementari. Magari avrebbe dovuto darci qualche risposta esaustiva sulla vicenda dei depuratori e non elogiarsi e pavoneggiarsi con comunicati stampa assolutori tacendo responsabilità e debito fuori misura. Li pagherà lui? Li pagherà la ditta appaltatrice? Li pagheranno i cittadini? Chissà, avrebbe magari dovuto rivedere le aliquote IMU come richiesto dalle opposizioni, per non gravare ulteriormente sui labicani, dando una boccata di ossigeno alle critiche condizioni economiche delle famiglie. Rispondendo, di sicuro avrebbe dovuto giustificare la presenza di collaboratori che svolgono mansioni non previsti dalle normative in uso o forse avrebbe dovuto chiarire il motivo per cui si è blindato dentro le stanze del comune, facendo eseguire lavori per parecchie migliaia di euro per accentuare la distanza tra sé e i cittadini, chiuso nel suo bunker come già altri personaggi storici, prima del crollo dei regimi. Molto altro ancora ci sarebbe da dire e da ricordare a chi soffre di amnesia!

Ora sono quattro mesi che non viene convocato il Consiglio Comunale. Quattro mesi di assenteismo totale di questa maggioranza cupa e inadeguata. Mesi che hanno aggravato una situazione già delicata, ampliata dalla crisi generalizzata che sta attraversando l’Italia. Che vogliamo fare, continuare a tacere e fare finta che nulla sia successo? Vogliamo dare uno scossone a questa maggioranza inetta? O vogliamo accettare che una minoranza umili ancora l’intera comunità sana che vuole uscire dal tunnel in cui la presunzione di costoro l’hanno relegata? Di amministrazioni incapaci siamo già pieni a livello nazionale, possiamo tranquillamente fare a meno di quelli locali. Io, sperando anche tanti altri, continuerò a fare la mia parte senza arrendermi alle mediocrità di questo sindaco e della sua corte dei miracoli. E’ veramente vergognoso che la nave affondi e lui continui a ballare come sul Titanic.

 

PS: Mi è stato notificato, da parte del messo comunale, pagato con i nostri soldi, una diffida che questo sindaco ha fatto contro la nostra Lista, Legalità e Trasparenza, e presumo contro Maurizio Spezzano, con il chiaro intento di provare a seminare paura. Niente di più stolto da parte sua. Questa opposizione non solo non ha paura, ma lo sfida in un pubblico confronto per urlargli in faccia le sue responsabilità verso il pantano in cui ci troviamo. Altro che vittimismo. Anzi, mi auguro che i manifesti affissi contro di noi e contro il consigliere Maurizio Spezzano se li sia pagati di tasca propria e senza infangare il nostro comune, visto che ne ha usato il logo e il sito, altrimenti mi vedo costretto a presentare un nuovo esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. Certo, qualche errore nel manifesto rimane, basti pensare al cattivo uso della maiuscola della minuscola, errore parzialmente corretto da qualche correttore di bozze a cui è stato sottoposto l’inutile delirio in forma di vocali e consonanti, e di periodi appesantiti non tanto dalla grammatica quanto dall’odio verso chi cerca di contrastarne l’azione. Resto convinto, però, che non sia stato lui l’estensore, lui è stato il regista. Il/la ghostwriter di sicuro sarà di bassa statura, politica, non molto alto/a, di saggezza, se vaneggia in quel modo.

 La lotta continua e non sarà il vaneggiamento grammaticale a farci paura.

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