E’ trascorso un anno dalle elezioni e questo sindaco, la sua giunta e la sua maggioranza si sono distinti solo per aver vessato i cittadini aumentando l’aumentabile. C’è stato un aumento generalizzato di ogni servizio: la TARSU, l’acqua, la depurazione, il buono pasto, lo scuolabus. Per non parlate dell’IMU, vergogna nazionale di questa maggioranza. In guaio è che la qualità è rimasta sempre la stessa, anzi, in qualche caso è addirittura peggiorata, basti pensare al depuratore a cui si sono aggiunti ben 4 milioni di euro da saldare. Malgrado ciò e con faccia tosta fanno finta di niente, continuano a comportarsi come se tutto fosse normale. In un paese normale certa gente non verrebbe impiegata neanche nella conta dei piccioni a piazza San Marco!. Nel silenzio più assordante hanno continuato a dettare legge come se tutto fosse consueto. Eppure, al di là del massacro sociale a cui hanno sottoposto l’intero paese, qualcosa è successo nella macchina amministrativa: in meno di un anno sono stati alternati ben tre segretari comunali e tre responsabili dell’ufficio tecnico. Evidentemente qualcosa non quadrava, o meglio, non tutto seguiva il consueto corso voluto. Soprattutto sono stati allontanati l’arch. Simoncini e il segretario Galluccio che non mi sono parsi particolarmente inclini a muoversi su sollecitazione! Qualità, l’onestà, che ad un mediocre nuoce gravemente alla salute! Soprattutto l’arch. Simoncini si è trovata con una mole di lavoro tale da restare basiti, frutto avvelenato di precedenti dirigenze e indirizzi amministrativi. L’architetto si stava impegnando per portare a termine inadempienze della passata dirigenza, legate al grande imbroglio dell’urbanistica labicana. Così come il dott. Galluccio che aveva segnalato l’anomalia amministrativa legata al depuratore.
Noi come opposizione abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo continuato a presentare interrogazioni, mozioni, a scrivere al sindaco, a rivendicare diritti, a chiedere applicazioni di norme, a fare luce su interi settori bui di questa amministrazione. Soprattutto abbiamo chiesto l’applicazione di quello Statuto Comunale, massima espressione di democrazia interna ad un comune, ma calpestato e vilipeso da questa maggioranza.
Dal primo giorno di insediamento abbiamo chiesto che fossero istituite le commissioni permanenti, primo atto di una corretta amministrazione, luogo di confronto e discussione prima del passaggio in aula dei vari provvedimenti. Niente. Sordi più che mai, anzi più che sordi sfrontati. Addirittura, nel mese di novembre siamo venuti a conoscenza, per puro caso, delle dimissioni dell’assessore Ulsi e del contestuale passaggio della delega all’Urbanistica nelle mani dello stesso sindaco, sommando la delega ai lavori pubblici, nell’indifferenza di tutti gli organi politico-amministrativo del comune. Atteggiamento sprezzante verso tutti i cittadini, soprattutto verso il 60% rappresentato dalle opposizioni. E’ stato l’ennesimo atto di forza di una maggioranza minoritaria in paese, un comportamento assolutista per chi rappresenta poco più del 37%, ma che in verità è sintomo di debolezza. Non si sono ancora resi conto che questa classe politica verrà spazzata via dall’indignazione popolare, dalla rabbia che monta ogni giorno di più, a causa dello svilimento che qualcuno, minoritario, dimostra per il vivere civile.
Per provare a dargli la sveglia ho inviato ben due missive al Prefetto di Roma, segnalando inadempienze e ritardi nei procedimenti amministrativi; ho prodotto esposti alla Corte dei Conti sulla vicenda del depuratore, chiedendo luce sui fatti e sui danni erariali; ho inviato lettere al sindaco su questioni varie a cui non è mai seguita una risposta; ho continuato a segnalare abusi edilizi e abusi in genere nel silenzio tombale di chi avrebbe dovuto rispondermi e non lo ha mai fatto.
Rispondendomi forse avrebbe dovuto darmi conto delle troppe promesse elettorali non mantenute, dell’aumento delle imposte locali che stanno costringendo le famiglie a rinunciare ai più elementari bisogni per far fronte al pagamento delle rate, della mancata conclusione delle lottizzazioni scadute da anni e mai concluse. Avrebbe dovuto spiegare ai cittadini di Colle Spina il mancato superamento della convenzione consortile e contestuale scioglimento del consorzio – altro problema da affrontare nel più breve tempo possibile – e dei contestuali problemi urbanistici, dell’ubicazione della farmacia, del ripristino della navetta soppressa e mai riattivata. Forse, avrebbe dovuto dare risposte ai genitori dei bambini sul problema scolastico e dell’inadeguatezza delle strutture che anche quest’anno si presenta puntualmente nell’indifferenza di questa scalcagnata maggioranza, della vigilanza all’uscita da scuola dei ragazzi delle medie, dei lavori infiniti ed eterni nel plesso delle elementari. Magari avrebbe dovuto darci qualche risposta esaustiva sulla vicenda dei depuratori e non elogiarsi e pavoneggiarsi con comunicati stampa assolutori tacendo responsabilità e debito fuori misura. Li pagherà lui? Li pagherà la ditta appaltatrice? Li pagheranno i cittadini? Chissà, avrebbe magari dovuto rivedere le aliquote IMU come richiesto dalle opposizioni, per non gravare ulteriormente sui labicani, dando una boccata di ossigeno alle critiche condizioni economiche delle famiglie. Rispondendo, di sicuro avrebbe dovuto giustificare la presenza di collaboratori che svolgono mansioni non previsti dalle normative in uso o forse avrebbe dovuto chiarire il motivo per cui si è blindato dentro le stanze del comune, facendo eseguire lavori per parecchie migliaia di euro per accentuare la distanza tra sé e i cittadini, chiuso nel suo bunker come già altri personaggi storici, prima del crollo dei regimi. Molto altro ancora ci sarebbe da dire e da ricordare a chi soffre di amnesia!
Ora sono quattro mesi che non viene convocato il Consiglio Comunale. Quattro mesi di assenteismo totale di questa maggioranza cupa e inadeguata. Mesi che hanno aggravato una situazione già delicata, ampliata dalla crisi generalizzata che sta attraversando l’Italia. Che vogliamo fare, continuare a tacere e fare finta che nulla sia successo? Vogliamo dare uno scossone a questa maggioranza inetta? O vogliamo accettare che una minoranza umili ancora l’intera comunità sana che vuole uscire dal tunnel in cui la presunzione di costoro l’hanno relegata? Di amministrazioni incapaci siamo già pieni a livello nazionale, possiamo tranquillamente fare a meno di quelli locali. Io, sperando anche tanti altri, continuerò a fare la mia parte senza arrendermi alle mediocrità di questo sindaco e della sua corte dei miracoli. E’ veramente vergognoso che la nave affondi e lui continui a ballare come sul Titanic.
PS: Mi è stato notificato, da parte del messo comunale, pagato con i nostri soldi, una diffida che questo sindaco ha fatto contro la nostra Lista, Legalità e Trasparenza, e presumo contro Maurizio Spezzano, con il chiaro intento di provare a seminare paura. Niente di più stolto da parte sua. Questa opposizione non solo non ha paura, ma lo sfida in un pubblico confronto per urlargli in faccia le sue responsabilità verso il pantano in cui ci troviamo. Altro che vittimismo. Anzi, mi auguro che i manifesti affissi contro di noi e contro il consigliere Maurizio Spezzano se li sia pagati di tasca propria e senza infangare il nostro comune, visto che ne ha usato il logo e il sito, altrimenti mi vedo costretto a presentare un nuovo esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. Certo, qualche errore nel manifesto rimane, basti pensare al cattivo uso della maiuscola della minuscola, errore parzialmente corretto da qualche correttore di bozze a cui è stato sottoposto l’inutile delirio in forma di vocali e consonanti, e di periodi appesantiti non tanto dalla grammatica quanto dall’odio verso chi cerca di contrastarne l’azione. Resto convinto, però, che non sia stato lui l’estensore, lui è stato il regista. Il/la ghostwriter di sicuro sarà di bassa statura, politica, non molto alto/a, di saggezza, se vaneggia in quel modo.
La lotta continua e non sarà il vaneggiamento grammaticale a farci paura.
Pubblicato in
amministrazione comunale,
labico,
legalità e trasparenza,
maurizio spezzano,
politica con tag
colle spina,
debiti,
depuratori,
diritti,
galli alfredo,
IMU,
inadempienze,
ingiustizie,
istruzione,
labico,
lavoro,
legalità e trasparenza,
manifesti,
maurizio spezzano,
politica,
scaccia,
scuola,
servizi sociali,
sperperi,
tasse e imposte,
trasporti,
urbanistica,
viabilità