Sollecitare è legittimo
Trovo singolare che il sindaco, sempre attento a rispondere alle interrogazioni e alle comunicazioni dei consiglieri di opposizione, a distanza di circa due settimane dall’interrogazione sul lotto edificato a Colle Spina e a circa 10 giorni alla comunicazione sull’ampliamento previsto a via della Stradella, lotto CTS, non abbia trovato il tempo e il modo di dare una risposta alle obiezioni mosse dal sottoscritto. Capisco che siamo a dicembre e che le feste sono oramai prossime, ma non riesco a spiegarmi questo ritardo oltremodo eccessivo. Lui sempre così attento alla comunicazione e all’immagine! Ora, non vorrei essere il solito malpensante, ma non vorrei averlo messo involontariamente in imbarazzo per dover rendere conto ai cittadini su un permesso a costruire – nel primo caso – rilasciato dagli uffici al proprio figlio e su una semplice SCIA – nel secondo caso – rilasciato al proprio fratello!
Probabilmente le considerazioni espresse nei due casi dal sottoscritto, interrogazione e comunicazione, possono essere frutto di errata interpretazioni delle norme, ma è doveroso da parte di un consigliere di opposizione verificare che tutto sia regolare. Ci può stare, in fondo insegno lettere non urbanistica, ma proprio in virtù di questo probabile errore sarebbe opportuno che il sindaco in persona si adoperasse nel più breve tempo possibile a fare chiarezza. E’ un dovere morale chiarire questa questione. Ripeto, può essere che tutto sia regolare, ci mancherebbe, ma è meglio saperlo.
Giusto per ricordarlo, nel primo caso, il permesso a costruire a Colle Spina, rilasciato a settembre, ha costretto la polizia municipale a chiedere il sequestro in virtù della mancanza di antisismica. Successivamente è stato dissequestrato, ma resta sempre il dubbio che le due villette trifamigliari si stanno costruendo in virtù di una legge regionale, il Piano Casa, che pone limiti precisi per i lotti vincolati. La mia interrogazione chiede se è legittimo il rilascio del permesso a costruire in quei lotti che risultano vincolati ad altro, in questo caso Attrezzature di interesse comune (Attrezzature collettive pubbliche). Non quindi edilizia privata. Ma resta il dubbio della corretta interpretazione della norma e la mia interrogazione va in questa direzione. Per certo, i membri del Consorzio Colle Spina si stanno muovendo per tutelare i propri interessi ed io sto dalla loro parte.
Nel secondo caso, i lavori che si stanno eseguendo e che prevedevano l’ampliamento del supermercato CTS, almeno così si legge negli atti, si eseguono in virtù di una semplice SCIA. Ora, tutti sanno, anche io che insegno lettere e non urbanistica, che quel titolo non è sufficiente ad eseguire quel tipo di lavoro, c’è bisogno d’altro. Forse di un permesso a costruire? Non lo so, in fondo insegno lettere e non urbanistica! Fatto sta che appena ho fatto richiesta di accesso agli atti e subito dopo aver presentato la comunicazione, è stata presentata un’altra SCIA. Domanda legittima: ma se il titolo rilasciato prima andava bene, perché subito dopo si è presentata la richiesta per un altro titolo? Lo so, la questione è ingarbugliata! Già venerdì scorso, l’ing. Callori, nuovo responsabile del dipartimento urbanistico, aveva segnalato dubbi sulla legittimità di quell’atto specifico. Oggi, dopo mia sollecitazione, mi ha confermato che quel titolo per quel tipo di lavoro non va bene e che avrebbe comminato la sanzione prevista dalla legge. Inoltre, avrebbe verificato quanto avevo richiesto nella missiva del 12 dicembre u.s.
Naturalmente, quanto ho chiesto e verificato rientra nei compiti di un consigliere comunale ed è chiaro che l’interlocutore è il sindaco e gli uffici. Se esiste il dubbio che ci siano delle falle è giusto sollevare la problematica. Ciò non vuol dire essere nemico di qualcosa o di qualcuno, semplicemente il consigliere rivendica il diritto alla chiarezza e alla trasparenza degli atti amministrativi. Che colpa ne ha il consigliere, in questo caso io, se il permesso a costruire e la SCIA sono intestati rispettivamente al figlio e al fratello del sindaco? Io ho verificato gli atti a prescindere dai nomi, quelli non mi interessano, mi interessa la legalità. Se gli atti sono legittimi si va avanti, se gli atti presentano eventuali anomalie gli uffici risolvono e il sindaco sta sereno. A sua volta, il consigliere è contento che tutto si sia risolto positivamente e ritorna a fare il consigliere.
Ora, dopo questa dovuto chiarimento, mi auguro che il sindaco accolga questo breve sfogo come uno stimolo necessario ad accelerare i tempi delle risposte, augurandomi oltremodo che l’assessore all’urbanistica, che ha la competenza dell’area, possa dargli una mano e vergare di proprio pugno la risposta.
Naturalmente, approfitto della presente comunicazione per augurare ai nostri amministratori Buone Feste e Buon Anno.