Il consiglio comunale di lunedì 30 novembre è stato ricco di contenuti, ben 12 punti all’ordine del giorno, si spaziava dai regolamenti, ben 6, all’assestamento di bilancio, fino al bilancio dell’ASSC. Nell’occasione abbiamo avuto il ritorno in consiglio del ghibellin fuggiasco, il già sindaco Giordani che ha dichiarato di non essere al corrente dei contenuti delle delibere perché l’ordine del giorno gli è stato recapitato con estremo ritardo. Prendiamo per buona questa giustificazione e andiamo avanti! Credo sia stato uno dei pochi consigli in cui siano mancati i battibecchi che da sempre hanno caratterizzato il confronto politico in tale sede. La maggioranza, venendo meno all’ostilità manifestata nelle altre occasioni, si è comportata in modo meno arrogante, votando proposte venute dalle opposizioni, pur nei limiti delle interpretazioni. Veniamo nel dettaglio.
Punto 1. Approvazione verbali seduta precedente. Poco da dire, approvati. Io astenuto perché assente la seduta precedente.
Punto 2. Regolamento servizio idrico integrato. Qui c’è stato molto da dire perché gran parte delle disfunzioni amministrative dell’ultima consigliatura sono tutte qui. Si è molto dibattuto, da parte delle opposizioni, sul costo del servizio e sul piano di rientro del debito accumulato con la vicenda depuratori. Ad oggi, l’amministrazione non è ancora in grado di determinare con efficacia le tariffe 2015. Infatti, ancora non sono arrivate le bollette perché pende sul nostro comune la spade di Damocle dell’authority del servizio idrico, in merito agli aumenti smisurati dell’ultimo quadriennio. Tutte le tariffe dal 2012 ad oggi sono sub judice, non esclusa la possibilità che il comune debba tornare indietro ai cittadini quanto indebitamente riscosso. Comunque, l’opposizione ha fatto la sua parte, facendo emergere più di una contraddizione, dai costi all’efficacia del servizio. Ad esempio, ho messo in risalto la mancanza di potenza in alcune ore della giornata e, in modo particolare nei giorni festivi; l’alta percentuale di cloro, il cui odore in alcuni casi è intollerabile; l’alta percentuale di calcare (in merito a ciò è stato chiesto un intervento che pare si potrebbe fare con poche migliaia di euro. Aspetteremo!); si è molto discusso sulle varie tipologie di allaccio; i dati sui controlli periodici da parte degli enti competenti; ecc. Messo ai voti, l’atto è passato con i voti di maggioranza (5), 3 gli astenuti (io, Tulli e Giordani).
Punto 3. Regolamento adozione aree pubbliche. Su questo punto c’è stato il massimo della convergenza. Affidare ai cittadini l’adozione di spazi pubblici è una prassi consolidata in molti comuni. Se ben fatto, ma soprattutto, se verificata periodicamente l’attività dei volontari potrebbe trarne giovamento il decoro urbano. L’auspicio è che tutte le aree siano adottate e non solo quelle visibili o collocate negli spazi centrali. Si guardi anche ai quartieri interni e agli spazi periferici. A favore 7, astenuti 1 (Tulli).
Punto 4. Regolamento compostaggio. Anche questo regolamento ha avuto un buon gradimento. Migliorato dalle osservazioni da me espresse e che la maggioranza ha fatto proprie. Ad esempio, si potrà derogare alla distanza dei 3 metri dal confine purché ci sia il consenso dei confinati; le compostiere potranno essere autoprodotte, non costituendo motivo di esclusione dalla domanda di partecipazione; potranno aderire anche coloro che, pur non avendo un giardino minimo di 40 mq, hanno però un lotto di proprietà nel territorio comunale adatto al compostaggio. Approfittando di questo punto, ho ricordato anche l’ordine del giorno da me presentato lo scorso anno che prevedeva la gestione del differenziato da una cooperativa di giovani. Se dovesse andare in porto tale possibilità, cioè staccare il differenziato dalla raccolta di Lazio Ambiente, comporterebbe un notevole risparmio per le casse del comune. Proverò ad insistere ancora, augurandomi di trovare interlocutori volenterosi. Il punto è stato votato all’unanimità, incluse le modifiche da me proposte.
Punto 5. Regolamento PUA. L’anello spinoso di tutta la mattinata. Anticipo che ero l’unico ad aver studiato con attenzione il punto, nessuno dei presenti conosceva il contenuto del regolamento proposto. L’urbanistica a Labico ha sempre rappresentato un problema, anzi, il problema. Ho sollevato dubbi sull’intero impianto, che ridimensiona totalmente il ruolo del consiglio comunale e dei consiglieri sulla materia urbanistica specifica. Soprattutto, ho contestato l’uso smodato di questi strumenti eccezionali il cui unico compito è urbanizzare senza controllo, tant’è che si parla solo di residenza e mai di azienda vera e propria. Si ha l’impressione che l’azienda sia una copertura per costruire e rubare terra all’agricoltura e alla collettività, in barba agli strumenti ordinari di assetto del territorio. Comunque, le mie argomentazioni hanno convinto il sindaco a ritirare il punto e discuterne con attenzione prima in commissione. Sia detto per inciso, il disastro che sto denunciando da dodici anni è figlia di omessi controlli, di furbate, di complicità a livello politico ed amministrativo. Comprare case senza abitabilità, quartieri con opere di urbanizzazione mai portate a termine, società sciolte come neve al sole, e tanto altro ancora, dovrebbe servire all’amministrazione per correre ai ripari e mostrare maggiore cautela verso questi strumenti eccezionali. Punto ritirato
Punto 6. Accordo per la costituzione di una centrale unica di committenza. Ritirato per mancanza di documentazione (almeno così mi è parso)
Punto 7. Assestamento di bilancio. Questo punto, tecnico, in realtà è frutto di valutazioni politiche. Sta di fatto che l’assestamento ha comportato scelte precise: a fronte di un ulteriore trasferimento dalla stato per 125.616,88 Euro, che ha comportato uno scostamento in aumento, vi è stata una diminuzione di 78.334,54 Euro di minori entrate per la scelta obbligata che ha dovuto fare la maggioranza per mitigare in parte l’obbligo di rivedere le tariffe idriche. La situazione è la seguente: nel bilancio di previsione 2015, si era scelto di applicare le tariffe del 2014, ma in fase di assestamento si è deciso di tornare alle tariffe del 2013, che serviranno a determinare le tariffe per gli utenti per il 2015. Avete capito qualcosa? Io poco, se non che si brancola nel buio, in attesa che l’autorità faccia chiarezza e dica con precisione se le tariffe siano legittime o meno e se i cittadini avranno diritto al rimborso oppure no. Usando una massima non nostra si potrebbe dichiarare che: la confusione è tanta sotto il cielo di Labico. Per cui la situazione è ottima. Il resto della cifra trova destinazioni note e meno note. Note le spese minori, meno note le spese maggiori, come ad esempio l’aumento di ben 27.125,29 Euro per il personale, ma si ignora chi, o almeno fino ad oggi non ho avuto la possibilità di sapere quale ufficio ne ha beneficiato. Questo era solo per fare un esempio. E’ chiaro che davanti al baratro del quasi dissesto in cui si trova il comune di Labico, io avrei fatto scelte diverse, avrei privilegiato altri capitoli di spesa. Poi ci sono voci che si susseguono, spostamenti di poche migliaia di euro, ma che insieme danno un totale significativo. Al momento del voto l’esito è stato il seguente: a favore 6 (tutta la maggioranza); contrari 1 (Tulli); astenuti 1 (io!!!! Chiedo scusa ai cittadini perché in realtà dovevo votare contro, ma al momento del voto stavo prendendo appunti e mi sono distratto. Ancora scuse).
Punto 8. Ratifica delibera di giunta 59/2015. Poco da dire, è una delibera tecnica legata al bilancio di previsione. Approvata con i voti di maggioranza (6). Io contro e Tulli astenuto.
Punto 9. Convenzione per la gestione associata di alcuni servizi sociali. Ritirato
Punto 10. ASSC: bilancio consuntivo 2014, bilancio preventivo 2015, bilancio pluriennale 2015/2017 e piano programma. Era presente in fase di discussione il direttore generale dell’ASSC, Antonio Filonardi, a cui abbiamo rivolto più di qualche critica “politica” sulla gestione dei servizi resi al comune di Labico. Ho ribadito le critiche che da sempre ho mosso a questo “carrozzone”: non mi piace, trovo che sia inutile e che risponda più alle esigenze della politica che alla gestione dei servizi. Questi concetti li ho ribaditi anche lunedì, senza ipocrisie e falsi moderatismi. A favore 6 (la maggioranza), contro 2 (io e Tulli).
Punto 11. Regolamento Baratto amministrativo. Vado orgoglioso di questa delibera. L’avevo in serbo da un po’, l’ho custodita e migliorata nel tempo. Certo, non penso di essere l’unico ad averla fatta approvare, moltissimi comuni lo hanno già fatto, altri lo hanno respinto, secondo me più per ragioni politiche che amministrative. Diciamo che Labico sta nel mezzo: approvata ma con il rischio che sia svuotata. In pratica questo regolamento prevede la possibilità per i morosi virtuosi (non è un ossimoro!) di pagare le imposte al comune con piccoli lavori di pubblica utilità anziché in denaro. E’ rivolto a tutti coloro che sono onesti e che vogliono onorare il debito con la comunità ma che a causa di molteplici fattori economici non possono: disoccupati, cassintegrati, monoreddito, licenziati, famiglie con problematiche serie, ecc. Insomma, tutela le fasce deboli della popolazione. Il tutto quantificato in base a parametri standard. Chi vorrà aderire dovrà presentare apposita domanda al comune, che provvederà a stilare una graduatoria in base al reddito. Sarà compito della Giunta stabilire la somma da destinare per tale progetto. Nella delibera approvata, ho previsto per il 2016 una cifra pari a 5.000 Euro. Ciò significa che una ventina di persone potranno usufruire di questa possibilità. E’ poco, ma intanto si parte così, nel tempo si potrà fare meglio e di più. Da parte mia il sasso è stato lanciato, sta a chi amministra cogliere e dare gambe a questo progetto previsto dalla legge. La maggioranza ha previsto un periodo di studio, per cui la delibera non parte prima di giugno 2016. Messa ai voti è passata all’unanimità (erano già usciti Scaccia e Giordani), per cui i votanti sono stati 6.
Punto 12. Regolamento utilizzo prodotti fitosanitari. Anche questa delibera è stata presentata da me. Regolarizza l’uso dei fitosanitari in agricoltura. Trovo molto importante che i comuni nel proprio territorio valorizzino l’agricoltura biologica e limitino l’uso di pesticidi, responsabili di migliaia di casi di tumore. Non per niente i maggiori organismi internazionali hanno classificato il principio attivo del glifosate come altamente cancerogeno. In commissione la maggioranza si era dimostrata d’accordo per l’approvazione, sta di fatto che prima che iniziasse la discussione, altri due consiglieri, Galli L. e Paoletti, hanno abbandonato i lavori, per cui è venuto a mancare il numero legale e il punto è stato ritirato. La speranza è che al prossimo consiglio venga riproposto e approvato.
Credo di aver sintetizzato fedelmente circa 6 ore di consiglio comunale. La conferma di quanto ho scritto potete averla ascoltando la registrazione audio dei lavori del consiglio comunale. Emerge chiaramente dalle proposte migliorative rappresentate in consiglio che l’opposizione ha tutte le qualità per governare questo paese, ma soprattutto farlo bene e nell’interesse della comunità. C’è poco da aggiungere, dispiace solo che la maggioranza non abbia mai dato ascolto a quanto veniva proposto da noi, sarebbe stata un’ottima occasione per mitigare la batosta che pende su tutti noi per le vicende legate al depuratore. Il banco di prova saranno le tariffe idriche che dovranno essere determinate in base alle indicazioni che darà l’autorità, il quale ha diffidato il comune dal procedere con ulteriori aumenti. La situazione economica del comune è pessima, lo si vede bene leggendo i numeri del bilancio e dai lavori lasciati a metà, oppure facendo un giro per il paese, dipende ora dalla svolta che si vuole imprimere per voltare pagina e non penalizzare oltre i cittadini che hanno già pagato salato, e continuano a pagare, gli errori commessi da chi ha amministrato questo paese. I cittadini, come spesso scrivo, saranno buoni giudici, avranno in mano una matita che segnerà le sorti di chi vorrà assumersi l’onere di amministrarlo. Io mi auguro che scelgano il meglio, soprattutto scelgano chi ha un progetto serio per voltare pagina.
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